"Pochi studenti lavoratori Intervenire su disoccupazione"

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"Le imprese lamentano difficoltà a reperire la manodopera necessaria per la propria impresa; le organizzazioni sindacali affermano che le maestranze non si trovano a causa dello sfruttamento esercitato dagli imprenditori nei confronti dei lavoratori. Personalmente non credo alle semplificazioni: troppo facile dire che "è tutta colpa del reddito di cittadinanza" e altrettanto è scorretto demonizzare intere categorie di imprenditori additandoli di essere sfruttatori". Esordisce così Graziano Gozi, direttore Confesercenti Ravenna-Cesena intervenendo sul tema dell’occupazione nell’ambito delle attività stagionali turistiche. "Questo modo, profondamente sbagliato, di affrontare una tematica seria – aggiunge – sta mettendo a rischio la tenuta e la reputazione di un modello turistico che ha fatto scuola in tutto il mondo. La situazione temo peggiorerà ancora". Gozi si rifà agli anni in cui era tradizione che gli studenti, in estate, facessero la campagna negli stabilimenti balneari o negli alberghi o in agricoltura. "Rispetto a quei tempi, oggi le differenze sono significative. Gli studenti che lavorano in estate sono un’esigua minoranza. L’assegno di disoccupazione è diventato insoddisfacente". Di pari passo per Gozi si pone il problema della formazione: "Hotel, ristoranti e stabilimenti balneari, giustamente, puntano sulla crescita qualitativa della propria offerta. A questa crescita dovrebbe corrispondere un’adeguata professionalità del personale impiegato nei servizi, sempre più difficile da reperire". Cosa fare? "Intervenire è indispensabile e urgente, rendendo più appetibili le professioni turistiche. Per esempio ripristinando un assegno di disoccupazione sensibilmente più elevato e più in generale concordando fra parti sociali e istituzioni soluzioni idonee a superare difficoltà che aumentano di anno in anno".