Polemica a Forlì per i contributi della Regione

Dopo un dibattito infuocato, è stato bocciato dalla maggioranza regionale l’emendamento collegato alla legge di stabilità 2021, da me presentato, in cui si chiedeva alla Giunta Bonaccini di sostenere il programma di iniziative celebrative del settimo centenario della morte di Dante Alighieri concedendo al Comune di Forlì, prossimo ad ospitare dal 12 marzo al 4 luglio 2021 ai Musei San Domenico la straordinaria rassegna espositiva ‘Dante. La visione dell’arte’, un contributo straordinario di 250.000 euro.

C’è una premessa doverosa da fare, e cioè che con la Legge di stabilità regionale 2019 l’Assemblea legislativa della Regione dispose, a favore del Comune di Ravenna, le seguenti autorizzazione di spesa: 500 mila euro per l’esercizio finanziario 2020 e 500 mila euro per l’esercizio finanziario 2021. L’erogazione del contributo era subordinata alla realizzazione di un programma di iniziative celebrative del settimo centenario della morte di Dante. Iniziative che avranno luogo proprio grazie a queste risorse. Quello richiesto alla Giunta regionale per il Comune di Forlì è un contributo irrisorio se paragonato a quello concesso a Ravenna. Ma è proprio per questa ragione, e per la mancanza di argomentazioni a supporto del suo rigetto, che ho contestato con forza la decisione dell’esecutivo. Qui non si discute la legittimità, l’opportunità e il valore dell’importo erogato a Ravenna per la copiosità delle sue iniziative. Non è una polemica contro la città che ospita la tomba del sommo Poeta e che a lui deve gran parte della sua fama in ambito culturale. Quello che ho voluto sollecitare è l’intervento della Regione a favore del Comune di Forlì in un’ottica di reciproca collaborazione e di parità di trattamento. Sebbene l’impronta dantesca sia meno evidente in queste zone che altrove, non dobbiamo dimenticarci che il Dante fuggiasco trovò rifugio proprio a Forlì, dove la famiglia ghibellina degli Ordelaffi lo ospitò tra il 1302 e il 1308. Motivo per cui Forlì rientra a pieno titolo nelle cosiddette vie di Dante, nonostante la scarsa memoria dell’assessorato al Turismo e di quello alla Cultura della Regione. Insomma con 250 mila euro il Comune di Forlì avrebbe potuto arricchire di eventi, itinerari la mostra dei Musei San Domenico e contribuire, con la sua offerta turistico-culturale, ad un incremento del numero di presenze e pernottamenti su scala regionale. Spiace che quello spirito di comunità decantato dal presidente Bonaccini non abbia trovato riscontro nelle logiche di partito e nelle scelte di voto della sua maggioranza.

Massimiliano Pompignoli, Lega