Ravenna, ubriaca ferisce due poliziotti

Una notte turbolenta in via Tombesi Dall'Ova, in pieno centro: la giovane non voleva lasciare il cortile privato di una casa

Polizia (foto Newpress)

Polizia (foto Newpress)

Ravenna, 9 novembre 2019 – In pieno centro a Ravenna, nella notte fra venerdì e sabato, una ragazza di 21 anni è stata sorpresa da un residente di via Tombesi Dall’Ova nel proprio cortile. Malgrado il garbato invito ad allontanarsi, la giovane si è stesa a terra accovacciandosi dietro alle auto lì parcheggiate. Così, l’uomo ha chiamato le forze dell'ordine. All’arrivo degli agenti, la ragazza ha rifiutato di declinare le proprie generalità iniziando a inveire contro i poliziotti. A nulla sono valsi i tentativi di un confronto pacato con la giovane e, considerato lo stato di alterazione della stessa, i poliziotti hanno fatto intervenire in ausilio i colleghi dell’Arma dei Carabinieri.

Alla vista di ulteriore personale in uniforme la giovane, oltre a reiterare i suoi insulti, ha tentato di allontanarsi e, nella circostanza, ha fatto cadere in terra un'agente causandole la frattura di un dito della mano sinistra, colpendo poi con calci uno dei carabinieri intervenuti. La 21enne è stata immobilizzata e condotta in Questura per essere sottoposta a fotosegnalamento; in tale circostanza avrebbe cercato di colpire al volto con un pugno un poliziotto che, per schivare il colpo, si è procurato una frattura allo scafoide del polso destro.

La giovane è stata arrestata per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali, violazione di domicilio e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. La ragazza è stata trattenuta nelle camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

I due agenti della Polizia di Stato rimasti feriti sono stati giudicati guaribili con 21 giorni di prognosi entrambi. Il Giudice Unico di Primo Grado del Tribunale di Ravenna, dopo la convalida dell’arresto, ha rinviato la celebrazione del processo al prossimo mese di febbraio, applicando nei confronti della donna la misura cautelare dell’obbligo di dimora nella provincia di Bologna.