"Ponte mobile, cattiva gestione" Ancarani: "Chiedere i danni"

Il forzista chiede a sindaco e giunta di bussare alla porta dell’Autorità portuale

"Ponte mobile, cattiva gestione"  Ancarani: "Chiedere i danni"

"Ponte mobile, cattiva gestione" Ancarani: "Chiedere i danni"

Una richiesta formale di danni per i disagi al traffico causati dalle chiusure del ponte mobile. Alberto Ancarani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, chiede con un ordine del giorno che venga presentata all’Autorità di Sistema Portuale che lo gestisce. "Il ponte mobile di Ravenna, inaugurato con ben due anni di ritardo, il 3 luglio 2010, ha avuto una storia particolarmente travagliata – si legge nella proposta di ordine del giorno di Ancarani –. Esso rappresenta una fondamentale arteria strutturale per il traffico veicolare, sia a servizio del porto che dei lidi e sostituì un precedente ponte mobile, gestito da una società concessionaria, la Silm, che si apriva lateralmente e prevedeva una sosta per il pagamento di un pedaggio a ogni utente. Il ponte in argomento invece, con apertura basculante, non prevede pedaggio e a oggi prevede il passaggio di circa 2.000 veicoli al giorno".

Ancarani poi sottolinea i successivi guai della struttura, con una media di "una decina di giorni all’anno di chiusura per manutenzione o per la lentezza della sua apertura, con conseguenti problemi di traffico". Ancarani ne ricorda anche i recenti guai, con le chiusure una dopo l’altra.

Infine l’affondo: "Dato che la manutenzione del ponte, la cui stazione appaltante è la stessa Autorità di Sistema Portuale, è stata sì affidata al consorzio Ceir di Ravenna (che ha indicato come esecutrici le ditte Dz Engineering, Acmar e Nordelettrica) con un appalto di quattro anni per circa 5 milioni di euro totali, e che la responsabilità in vigilando è completamente dell’Autorità stessa", Ancarani invita il sindaco e la giunta "a esprimere pubblicamente, a nome dei cittadini di Ravenna, biasimo e sdegno nei confronti dell’Autorità di Sistema Portuale, e in particolare nei confronti del presidente e del segretario generale della stessa e a formulare, per il tramite dell’ufficio legale del Comune, formale richiesta di danni nei confronti dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Adriatico centro settentrionale, destinando gli introiti che ne deriveranno alla diminuzione della pressione fiscale di potestà comunale sui ravennati".