"Ponte, nessun cronoprogramma dei lavori"

Grattacoppa, la risposta del dirigente comunale del servizio strade a una richiesta di Ancisi, che sottolinea: "Situazione irregolare"

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Un gruppo di cittadini della frazione di Savarna ha lanciato per oggi alle 17 una manifestazione di protesta contro i ritardi nell’attivazione del nuovo ponte di Grattacoppa. La manifestazione si snoda attraverso due cortei che si muoveranno contemporaneamente, uno da Piazza Italia a Savarna, in direzione sbarramento del ponte e l’altro dal piazzale antistante la ferramenta di Torri di Mezzano, sempre in direzione dello sbarramento del ponte dalla parte opposta per affiggere uno striscione? #finiteilpontedisavarna in una virtuale connessione. "Attraverso questa manifestazione" i cittadini chiedono l’immediata ripresa dei lavori del cantiere sul ponte del Lamone (in parte riavviato nei giorni scorsi) fino alla portata a termine con una data certa, ristori adeguati per gli abitanti e le attività delle frazioni interessate".

Sui ritardi accumulati dal ponte interviene il capogruppo di Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Alvaro Ancisi, che il 7 settembre ha rivolto al Comune "una richiesta di accesso alle informazioni, che definii ultimativa’ per conoscere i tempi di riavvio dei lavori e un cronoprogramma".

La risposta formale – scrive Ancisi - mi è arrivata dal dirigente capo-servizio delle Strade mercoledì 14 settembre: "La posso informare che da ieri i lavori sono ripresi con lavorazioni sull’impalcato del ponte. Al momento l’impresa non ha formalmente presentato un aggiornamento del cronoprogramma di esecuzione lavori, seppur da noi richiesto". "Resta dunque un cono d’ombra insopportabile – conclude Ancisi - che giustifica la manifestazione di protesta indetta dai cittadini di Savarna, Conventello, Grattacoppa e Torri di Mezzano per sabato prossimo".

Veronica Verlicchi, capogruppo della Pigna, Città-Forese-Lidi, contesta l’assegnazione ai dirigenti comunali ("compresi quelli che hanno sbagliato il progetto del ponte di Grattacoppa") del premio di risultato. "Nel 2021 – scrive la Pigna - il premio (ovvero la retribuzione lorda di risultato) del Capo Area Infrastrutture Civili e Dirigente Responsabile dell’ufficio Sicurezza sul Lavoro è stata di 13.502 euro che si sommano ai quasi 80.000 euro di retribuzione fissa annuale. Quella del Dirigente Edilizia Pubblica è stata di 10.282 euro, (in aumento rispetto al 2020) che si somma al compenso fisso annuale di 67.000 euro. Il dirigente del Servizio Strade ha incassato una retribuzione di risultato di 8.933 euro in aggiunta alla retribuzione fissa di 67.000 euro".