REDAZIONE RAVENNA

Porto e traffici con Israele. Avanti nonostante le tensioni. Ma frena il trasporto aereo

Le crescenti tensioni internazionali rallentano ma non bloccano l’import-export. La situazione ha spinto molti operatori a spostare le spedizioni dalla via aerea a quella marittima.

Una foto aerea del porto (Zani)

Una foto aerea del porto (Zani)

Nonostante le crescenti tensioni internazionali legate al conflitto tra Iran e Israele, al porto di Ravenna la movimentazione delle merci da e per Israele prosegue senza interruzioni, con carichi e traffico commerciale che si mantengono nella norma. "Nel 2024 è transitata una media annua di circa 25mila container e di circa 100mila tonnellate di merce alla rinfusa, per lo più concimi, che si confermano anche nella prima parte del 2025", spiega il direttore operativo dell’Autorità di sistema Portuale, Mario Petrosino.

L’unico nodo riguarda il trasporto aereo: i cieli sono praticamente bloccati, e questo ha portato alla sospensione dei servizi dei principali corrieri internazionali, come FedEx e DHL, causando disagi sia alle spedizioni rapide che all’invio dei documenti originali necessari per lo sdoganamento. L’unica compagnia che vola regolarmente è la MEA, compagnia di bandiera israeliana. "È tutto in evoluzione, abbiamo spedizioni sottomano, vediamo. La situazione ha spinto molti operatori a spostare le spedizioni dalla via aerea a quella marittima, con un conseguente aumento della domanda su questa rotta", spiegano alcuni spedizionieri. Anche sul piano assicurativo si registrano conseguenze: entro le 12 miglia nautiche dalle aree considerate a rischio, molte compagnie escludono la copertura, mentre per il porto israeliano di Haifa le garanzie assicurative sono state rafforzate in considerazione dell’aumento dei rischi. In Israele, nel frattempo, gli operatori continuano a garantire il servizio lavorando in condizioni di sicurezza estrema: da remoto, da sale protette o da bunker. In questo contesto, si è tenuta ieri a Roma una riunione straordinaria del Comitato interministeriale per la sicurezza marittima (CISM), convocata e presieduta dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi.

"Il governo conferma il proprio impegno nel presidiare le rotte marittime vitali per il Paese e per l’Europa" – dichiarano dal ministero in una nota – ribadendo l’importanza di garantire la sicurezza del naviglio commerciale in tutti i quadranti strategici". Alla riunione, coordinata dalla Guardia Costiera, hanno partecipato anche i rappresentanti dei ministeri Difesa ed Esteri, oltre alle principali associazioni dell’armamento nazionale. Rixi ha ricordato che il CISM "si attiva in via straordinaria nei momenti di crisi, come già avvenuto durante il conflitto a Gaza, per tutelare la continuità e la sicurezza dei traffici marittimi".

Maria Vittoria Venturelli