Premio Guidarello, 50 anni sul palco

Ieri la cerimonia all’Alighieri. Maggioli, presidente di Confindustria: "È cambiato e si è evoluto senza mai tradire le sue origini"

"Dal 1972 a oggi, in mezzo secolo, il Guidarello è diventato una evento di carattere nazionale. Ha premiato i migliori giornalisti italiani. Insomma, sono contento perché sono passati 50 anni e il Guidarello c’è ancora, cosa che non capita molto spesso ai premi". La voce di Walter Della Monica arriva come una sorpresa alla 50° edizione del premio Guidarello. È in video, sulla poltrona di casa, e assicura di collegarsi allo streaming predisposto da Confindustria Romagna per consentire al pubblico più vasto possibile di assistere al ritorno ‘in presenza’ del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, andato in scena ieri sera in un affollato yeatro Alighieri e aperto da un brano di Liszt al pianoforte di Raffaello Bellavista.

Bruno Vespa nelle vesti di conduttore con Margherita Ghinassi a fianco, ha proposto il quadro di un evento che in 50 anni ha raccontato la storia dell’Italia e della Romagna, a partire da quei primi due premi assegnati nel 1971 a Marco Goldoni per un articolo pubblicato sul Resto del Carlino e a Hans Metzler per un reportage ripreso da diversi quotidiani tedeschi. È stato un Guidarello tutto giocato tra i ricordi del cinquantennale e le prospettive future. Non a caso è stato dedicato un premio alla memoria a Paolo Passanti (nel 1986 presidente degli industriali ravennati e promotore del rilancio del premio creato da Walter Della Monica): "Paolo era un intellettuale, colto, umile e autorevole" – ha ricordato Beppe Rossi, a nome del comitato dei garanti del premio e amico di vecchia data di Passanti.

"Paolo Passanti, presidente dell’associazione prima e di Federturismo poi, nel 1986 ha preso in mano il premio per rilanciarlo, rispondendo alle sollecitazioni del suo ideatore, Walter Della Monica" ha ricordato il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli. Che poi è tornato subito a guardare al futuro dell’economia: "Siamo a Ravenna, città che ha tutte le carte in regola per diventare la capitale della transizione energetica. Qui convivono da decenni, in maniera virtuosa, il turismo, l’industria, università, il porto, merito del presidente dell’Adsp Rossi,", il deposito di Gnl "grazie alla Pir dell’amico Guido Ottolenghi". E ringrazia Antonio Patuelli per il contributo che da sempre dà al Guidarello. Il sindaco Michele de Pascale rilancia ancora: "Ravenna cresce. Grazie al progetto eolico, al gas che così ci evita di importarlo, al Gnl e ai rimorchiatori a idrogeno della Rosetti". Poi il monito ai medici che non si vaccicinano e l’invito alla terza dose.

Per il giornalismo nazionale, sono stati premiati Federico Fubini, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera e Sandro Neri, direttore de Il Giorno. Per la sezione radiotelevisione il premio va alla giornalista Maria Latella per le interviste su SkyTg24. A Marcello Masi il Guidarello Turismo per Linea Verde Life.

I premi Romagna sono andati a Giancarlo Cerasoli, medico umanista pro-vaccino; a Vittoria Tomasi per il blog di viaggi ‘Una penna in valigia’, e a Carlo Raggi, per la carriera di cronista di giudiziaria e nera e per le recenti interviste ai protagonista della vita ravennate, sempre per il Resto del Carlino.

lo. tazz.