Presentati cinque nuovi primari Quattro a Ravenna, uno ‘romagnolo’

Il direttore generale Carradori: "Negli ultimi due anni ne sono stati nominati in totale una settantina, di questi 24 su questo territorio, anche a Faenza e Lugo". Tra gli obiettivi, migliorare i tempi d’attesa

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Cinque nuovi primari sono stati presentati ieri dal direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori: quattro sono i nuovi direttori di strutture complesse, mentre il quinto, Tommaso Fasano, sarà a capo di una Unità Operativa per tutta la Romagna, quella di Patologia Clinica. A Ravenna invece Maria Teresa Minguzzi guiderà Radiologia, Alessandro Mussetto la Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Deanna Olivoni le Dipendenze Patologiche e Dolores Santini la Prevenzione Oncologica.

"Negli ultimi due anni – ha detto Carradori – abbiamo nominato in totale 70 primari. Tutti accomunati da un unico approccio: dirigere e non comandare". Di questi, 24 nel ravennate, di cui 13 all’ospedale di Ravenna, 5 a Faenza e 6 a Lugo.

"Storicamente – ha aggiunto il direttore generale – il sistema sanitario romagnolo è sottopagato. Oggi si aggiunge il fatto che mancano i medici e anche a questo sono legati i tempi di attesa lunghi. In pronto soccorso l’attesa è mediamente di 67 ore, gran parte delle quali è per i risultati delle indagini diagnostiche. Lavoreremo anche su quello". La presentazione di ieri è stata anche l’occasione per annunciare importanti novità, come il fatto che anche nella diagnostica per immagini entro pochi mesi le informazioni circoleranno su tutto il territorio dell’Ausl Romagna. Di tempi d’attesa ha parlato Alessandro Mussetto, neodirettore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva. "Nella mia disciplina – ha sottolineato – i tempi d’attesa sono nell’occhio del ciclone. Stiamo facendo il possibile per ridurli: ogni anno eroghiamo 25.000 prestazioni e le abbiamo aumentate del 25%. Per una colonscopia ordinaria l’attesa è ancora di circa un anno ma contiamo di migliorare". Deanna Olivoni ha accennato alla sua lunga esperienza al Sert dove è entrata nel 1986: "Parlare di dipendenze è complicato, la tossicodipendenza è una patologia gravissima con tempi lunghissimi e oggi si aggiungono altre dipendenze, come quelle dal gioco d’azzardo". Maria Teresa Minguzzi, già direttore pro tempore di Radiologia dal 2020, ha rappresentato attraverso i numeri l’intensa attività della sua unità operativa: "Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo erogato 130.000 esami, 40% dei quali per le urgenze del pronto soccorso".

Dolore Santini, si è occupata di prevenzione oncologica alla mammella per 26 anni. "Ora mi occupo di prevenzione in senso più ampio – ha spiegato – in particolare di prevenzione secondaria, legata alla diagnosi precoce effettuata attraverso screening offerto alla popolazione. L’obiettivo è velocizzare i percorsi di adesione e ridurre i tempi di risposta". Infine Tommaso Fasano, direttore dell’Unità operativa Patologia clinica dell’Ausl Romagna. Ha ricordato che oltre a Pievesestina ci sono 7 laboratori a risposta rapida negli ospedali grandi e in quelli di Faenza, Lugo e Riccione.

Annamaria Corrado