
Il luogotenente Pino Daniele, ex comandante della Stazione di Cotignola prima di passare alla sezione pg della procura di Ravenna
Piccolo colpo di scena nella mattinata di ieri in tribunale a Ravenna, nell’ambito del processo per corruzione che vede imputato il luogotenente 55enne Pino Daniele, originario di Chieti ed ex comandante della Stazione dei carabinieri di Cotignola prima di passare alla sezione pg della procura di Ravenna. La sua difesa – avvocati Lorenzo Valgimigli e Alice Rondinini – ha approfittato di una modifica al capo d’imputazione, nel quale è stato aggiunto un accesso abusivo a sistema informatico, per negoziare un patteggiamento con il pm. Patteggiamento che è limitato all’udienza preliminare, eccetto nel caso in cui si cambino le carte in tavola, come ad esempio il capo di imputazione. In questo caso specifico imputato e difesa hanno optato per un patteggiamento di opportunità, visto che Pino Daniele si è sempre professato innocente. La corruzione, infatti, è un reato che prevede un minimo di pena di sei anni, mentre la difesa ha negoziato con il pm della Dda bolognese Roberto Ceroni, che si occupa del procedimento, un patteggiamento a un anno e 11 mesi con condizionale.
Nell’udienza di ieri, dunque, è stata ufficializzata la richiesta di patteggiamento da parte della difesa di Pino Daniele e il collegio penale, presieduto dal giudice Antonella Guidomei, con a latere i colleghi Natalia Finzi e Cosimo Pedullà, ha accolto la richiesta e introitato l’istanza di patteggiamento a un anno e 11 mesi. La discussione è prevista per metà giugno.
Il luogotenente Pino Daniele era finito nei guai nell’ambito dell’inchiesta della Dda bolognese, culminata nel giugno 2023 in varie misure cautelari: tra cui la carcerazione per l’ex parlamentare leghista Gianluca Pini. A quest’ultimo nel filone bolognese veniva contestato l’avere concluso un pactum sceleris anche con Daniele promettendo (e facendogli ottenere) l’agognato trasferimento di settore in cambio di informazioni dalle banche dati. Il luogotenente ha sempre negato condotte di rilievo penale e davanti al gip Andrea Salvatore Romito nel 2023 aveva precisato che più che di una raccomandazione per un posto in procura, la sua richiesta all’ex onorevole Pini era sulle tempistiche. Quanto a tutti gli accessi alla banca dati, sempre a suo dire, erano stati compiuti solo come strumento di controllo del territorio.
Durante l’udienza di ieri mattina, davanti al collegio penale del tribunale di Ravenna, gli avvocati Lorenzo Valgimigli e Alice Rondinini, che difendono Pino Daniele, è arrivata l’ufficializzazione della richiesta di patteggiamento per opportunità, come ha precisato la difesa.
Milena Montefiori