Ps, Chirurgia e Radiologia: ecco i primari

Gabriele Farina, Davide Cavaliere e Francesca Coppola dirigeranno i tre reparti dell’ospedale di Faenza. Ieri la presentazione

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Tre nuovi primari sono entrati in carica di recente all’ospedale di Faenza, chi da alcuni mesi e chi da pochi giorni. Si tratta di Francesca Coppola, bolognese, ora al timone di Radiologia, di Davide Cavaliere, ligure, ai vertici della Chirurgia generale, e di Gabriele Farina, milanese da tempo attivo a Bologna, nuovo primario per quanto riguarda Pronto soccorso e Medicina d’Urgenza. "Con le loro nomine – rivendicano il direttore dell’Ausl Tiziano Carradori e il direttore sanitario Mattia Altini – sono sei i primari nominati di recente a Faenza. Un solo incarico ancora deve avere un titolare: quello relativo alla Cardiologia. Vogliamo insomma ribadire che questo ospedale è strategico per l’Ausl Romagna, che non c’è all’orizzonte alcun depotenziamento". Sarà Gabriele Farina, che eredita il Pronto soccorso dalla storica primaria Francesconi, ad avere per le mani la situazione più complicata: "Al Ps – evidenziano lui, Altini e Carradori – l’organico rimane in carenza di circa il 20-25%. Una situazione delicata ma meno grave rispetto a quanto accade in gran parte della penisola. I concorsi, sette in due anni, non sono bastati: l’ipotesi di mandare rinforzi al Ps con medici di altri reparti, come si decise per Rimini, rimane un’eventualità percorribile. Il perché delle carenze è semplice: sempre meno medici vogliono lavorare nei Ps. La nostra risposta è quella di immaginare un reparto che davanti all’urgenza non abbia l’ospedale come unica risposta possibile, ma che guardi alle Rsa, alle cure intermedie. Un Pronto soccorso che fa la diagnosi, un territorio che cura".

In parte, spiega la collega Francesca Coppola, in carica da alcuni mesi a Radiologia, occorre risalire alla fonte, ad esempio "ottimizzando i percorsi con i medici di base per alleggerire la mole di codici bianchi al Ps, in particolare su fronti come la piccola traumatologia. Questa Ausl tratta una mole di dati radiologici notevoli, preziosi dal punto di vista della ricerca: immagino collaborazioni regolari con l’Università e con l’Irst di Meldola". Secondo Coppola, specializzata in Radiologia informatica e docente all’Università di Bologna, il nodo delle liste d’attesa può essere risolto "tramite accordi raggiunti coi medici per orari aggiuntivi dalle 20 alle 23 la situazione è migliorata. Nell’ultimo mese è stata risolta ad esempio la questione delle liste d’attesa cosiddette ‘scadute’". Anche Cavaliere, specializzato in Chirurgia robotica gastroenterologica, ha ben delineata l’impronta che intende dare al reparto: "Propendo per le tecniche mini-invasive, mi piace chiamarla ‘chirurgia gentile’". Qui verranno eseguiti pressoché tutti gli interventi, fatta eccezione per quelli multiorgano, che necessitano di dotazioni maggiori. "L’obiettivo mio, dei sei medici strutturati e dei quattro specializzandi di Chriurgia, è quello di dare una risposta pronta per gli interventi a bassa intensità, e di individuare percorsi con le altre Chirurgie per quelli ad alta intensità". Tutti i tre nuovi primari, così come i loro colleghi, disporranno di equipe anagraficamente giovani: "Vogliamo che sia sempre più così – ha sottolineato Carradori –. Al rettore dell’Università di Bologna ho fatto presente che la concentrazione di specializzandi negli ospedali bolognesi è un problema. Occorre una maggiore redistribuzione".

Filippo Donati