Pulizie di settembre nella cripta Raccolte le monete lanciate, un anno fa c’erano 1800 euro

Ieri mattina i vigili del fuoco e i sommozzatori hanno lavorato con le idrovore e i retini. Il denaro offerto dai turisti sarà poi destinato alle popolazioni alluvionate.

Pulizie di settembre nella cripta  Raccolte le monete lanciate,  un anno fa c’erano 1800 euro

Pulizie di settembre nella cripta Raccolte le monete lanciate, un anno fa c’erano 1800 euro

Dovevano venire in maggio, ma l’alluvione ha ovviamente stravolto tutti i programmi, così i vigili del fuoco, compresa una squadra di sommozzatori, ieri mattina sono arrivati nella basilica di San Francesco, a pochi metri dalla tomba di Dante, per svuotare la cripta dall’acqua, consentire di raccogliere le monete e verificare lo stato dei mosaici. Insieme a loro anche la Polizia locale. Una tradizione, quella della pulizia, che si ripete ormai ogni anno grazie alla disponibilità dei Vigili e dei volontari del Masci. Ieri mattina sono arrivati attorno alle 9 e hanno lavorato per oltre due ore con le idrovore che aspiravano.

Nel frattempo venivano raccolti e messi in salvo in una vaschetta i pesci rossi. E venivano anche raccolte le monete che ravennati, ma soprattutto turisti, lanciano nella cripta. "Lo scorso anno – ha ricordato uno dei volontari – sono stati raccolti circa 1800 euro". Il denaro viene donato ad associazioni che aiutano chi è in difficoltà, quelli raccolti ieri mattina saranno devoluti a favore delle vittime dell’alluvione. Anche padre Ivo Laurentini, del Centro dantesco dei frati minori conventuali francescani ha lavorato tutta la mattina nell’acqua. "Ringraziamo i Vigili del fuoco – ha detto – perché la pulizia è necessaria, questa manutenzione annuale consente di controllare e pulire i mosaici che rischiano, con le monete, di ossidarsi". È un lavoro che solitamente si fa in estate, quando il livello della falda cala e l’acqua, come ieri, è alta tra il metro e mezzo e il metro e sessanta. In altri periodi potrebbe arrivare infatti anche a un metro e novanta. Durante la manutenzione si sono avvicinati tanti curiosi, soprattutto turisti, che non capivano cosa stesse succedendo. L’Abside, con quattro colonne e i mosaici pavimentali, è quasi quattro metri al di sotto del livello della strada, ed è visibile da una piccola apertura, protetta da una balaustra, sotto l’attuale altare.

Appena il lavoro è concluso e i Vigili del fuoco portano via le idrovore, in neanche un’ora il livello dell’acqua torna ad essere quello di sempre. I pesci vengono ributtati nella cripta e non saranno più disturbati, almeno fino al prossimo anno.

a.cor.