"Punto nascita di Lugo chiuso, ma adesso ancora più disagi"

Un tempo il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Lugo era una delle eccellenze che caratterizzavano l’ospedale cittadino. Oggi resta solo il ricordo. A tornare sull’argomento è il consigliere comunale di ‘Per la Buona Politica’ Silvano Verlicchi deciso, con il suo gruppo consiliare, a chiedere spiegazioni. "Il punto nascita dell’ospedale Umberto I di Lugo – spiega –, è stato trasferito all’ospedale di Faenza due anni fa durante la fase più critica della pandemia Covid. Ora abbiamo appreso che la Direzione dell’Ausl ha deciso di trasferire il punto nascita di Faenza all’ospedale di Forlì cui ha affidato la responsabilità organizzativo-gestionale. In questo disegno sembra di capire che il punto nascita di Lugo venga accorpato a Ravenna, ma quale continuità potrà avere il processo temporale gravidanza, parto, nascita all’ospedale di Lugo?". "Giova ricordare – sottolinea – che nell’aprile 2019, un mese prima del voto amministrativo, la Direzione Ausl replicava ai timori delle mamme costituitesi in ‘Comitato vogliamo nascere a Lugo’, dichiarando che “il punto nascita dell’Umberto I non chiude”. Dal 2020 sappiamo invece che all’ospedale di Lugo non ci sono più nascite". Per questo il gruppo ‘Per la Buona Politica’ è deciso, in consiglio comunale, a interpellare il sindaco, quale componente del Comitato di Distretto socio-sanitario di Lugo e la Direzione dell’Ausl Romagna. "Da tempo – spiega Verlicchi – ‘Per la Buona Politica’ sostiene che occorre investire per colmare la carenza di personale medico-infermieristico, dotare il Servizio sanitario nazionale di risorse adeguate, potenziare la prevenzione, mettendo al centro dei progetti le persone e il soddisfacimento dei loro bisogni. La riorganizzazione del Servizio sanitario pubblico passa attraverso il miglioramento dei Servizi, non tramite gli accorpamenti, ma ad esempio diffondendo sulla territorialità parte degli stessi e operando sinergie tra strutture pubbliche e private accreditate. Il potenziamento dell’ospedale di Lugo, promesso dalla politica locale, non si è pienamente realizzato. Alcune specializzazioni e servizi hanno subito evidenti contrazioni per le quali i cittadini sono obbligati a rivolgersi alle strutture del territorio romagnolo con conseguenti disagi". "Anche la medicina del territorio – aggiunge –, dopo 8 anni di proclami, si trova ancora nella fase embrionale. Le case della Comunità di Lugo e Voltana, così come la legge regionale ha normato, non sono state realizzate, mentre altrove sono sorte".