Può riaprire la materna di San Martino in Gattara

L’edificio era stato chiuso dopo il terremoto di lunedì mattina. La struttura è frequentata da 25 bambini, provenienti anche da Marradi. .

È con un sospiro di sollievo che viene accolto il sì dei tecnici alla riapertura della scuola materna di San Martino in Gattara, rimasta chiusa ieri come misura precauzionale alla luce del terremoto di 4.9 gradi Richter abbattutosi sull’Appennino lunedì mattina alle 5.10.

Dopo l’ulteriore sopralluogo di ieri nella frazione Brisighellese si è deciso di riaprire la scuola limitatamente però agli ambienti principali dove viene fatta lezione, impedendo dunque l’accesso nell’ala dove sorgono il piccolo dormitorio utilizzato dai bambini e alcuni magazzini, apparsi più provati dalla scossa, e dove le crepe nella struttura erano più importanti.

Per i bambini che frequentano la scuola – venticinque in totale, di cui dieci provenienti dal territorio del comune toscano di Marradi – è dunque scongiurato il trasferimento in altri ambienti della vallata: al vaglio c’erano le ipotesi dell’ex-asilo del convento Emiliani di Fognano, dell’asilo di Brisighella e della canonica di San Cassiano.

Una trasferta quotidiana che sarebbe stata resa ancora più complessa per via dello stop alla circolazione ferroviaria che data ai primi di maggio, imposta dalle frane che a seguito delle alluvioni minacciano il tracciato dai binari.

Le crepe di maggiore portata sono localizzate nell’ala della scuola affacciata sulla piazzetta che sorge davanti alla chiesa, dove il sisma ha causato la frattura dei vetrini posti a monitoraggio delle strutture in caso di scosse: un chiaro sintomo del distanziamento fra loro di elementi delle pareti.

"Metteremo al più presto in cantiere dei lavori di risistemazione dell’immobile della scuola", assicura l’assessore alla Protezione civile del Comune di Brisighella, Dario Laghi: "Speriamo di poterli completare quanto prima – afferma –, considerando la difficoltà nel reperimento di materiali edili attualmente vigente".

I sopralluoghi compiuti fra il pomeriggio di lunedì e la giornata di ieri hanno permesso di escludere danni di grossa entità anche nelle chiese della Collegiata e del Monticino, a Brisighella, già gravate da importanti ammaloramenti strutturali e oggetto di interventi di ristrutturazione di notevole portata, i quali potranno proseguire come da programma, senza che ci sia bisogno di interventi d’emergenza: il terremoto infatti non ha peggiorato le condizioni dei due luoghi di culto.

f.d.