
Lo scooter di Michele Ballardini dopo il tragico scontro di venerdì sera (Foto Fabrizio Zani)
Era un vulcano di idee Michele Ballardini, il 57enne che venerdì sera ha perso la vita in sella al suo scooter Yamaha XMax in via Fosso di Miglio. A raccontarlo sono i colleghi della Gambi, azienda dove Ballardini, oltre che essere stimato e apprezzato a livello umano, era anche uno dei ‘punti di riferimento’. Matteo Semprini racconta: "Negli ultimi anni, ho avuto con lui un rapporto quotidiano di collaborazione lavorativa, che poi è diventata un’amicizia. Aveva sempre mille idee e ci coinvolgeva tutti. Proprio in questi giorni si era preso la briga di organizzare per noi una trasferta in Germania, per una fiera. Si è occupato di questo fino a pochi minuti prima dell’incidente".
Il pensiero del collega va alla cena di Natale dell’azienda di tre anni fa. Ballardini si era da poco operato al naso e si era preso l’impegno con la moglie di stare tranquillo per non compromettere l’esito dell’intervento. Poi, però, si era fatto prendere dal piacere di stare insieme e aveva passato tutto il pomeriggio ai fornelli, a cucinare per la compagnia. "Quando l’ho riaccompagnato a casa – racconta Semprini – eravamo stanchissimi, ma lui in particolar modo perché era reduce dall’operazione. Era tardi, eppure, quando mi sono fermato per farlo scendere mi ha detto: ‘Saremo stati bene stasera, eh?!’. Lo voglio ricordare così, solare e pieno di energie".
Michele Ballardini alla Gambi ci lavorava da oltre vent’anni, come venditore. L’azienda, che opera nel settore delle macchine di movimentazione merci, lo definisce un "prezioso collaboratore" e i titolari si uniscono "nell’abbraccio alla famiglia". Lascia la moglie Rita e i due figli Matteo, classe 1999, e Riccardo, nato nel 2000.
Tutti lo ricordano per la gentilezza, la disponibilità e il sorriso. Fuori dal lavoro, amava la bici e il mare. Con la famiglia, per anni è stato un cliente fisso del Bagno Hookipa. Soprannominato Abe, nella metà degli anni ’90, faceva parte della comitiva del Bagno Ito e Bruno di Marina di Ravenna, oggi Hana-bi, dove passava le giornate sul campo da beach volley. "Erano gli anni in cui si giocava tutto il giorno, per poi rimanere in spiaggia in comitiva quasi tutte le sere. Il ricordo più bello? Quando abbiamo vinto il Beach Master di Radio Zero. Doveva essere il ‘95", ricorda un membro dello storico gruppo. Al Bagno Ito e Bruno, erano due le fazioni: il ’campetto’ e la ’regata’, dove tutti si conoscevano fin da bambini. Mentre ’Abe’ Ballardini faceva parte del ’campetto’, nella ’regata’ militava Giampaolo Grisandi, detto Grisu, il campione di ciclismo morto il 29 gennaio al termine di una malattia.
Al momento dell’incidente Ballardini viaggiava in sella al suo scooter in via Fosso di Miglio, circonvallazione a nord della città, in direzione via Canalazzo-via Mattei. Fatale è stato lo scontro con un Fiat Doblò che veniva in senso opposto. I funerali dello sfortunato 57enne saranno fissati nelle prossime ore.
Lucia Bonatesta