Quarantena fiduciaria, controllate 3.000 persone

Dalla polizia locale a partire da marzo: verifiche al telefono o in casa con i dispositivi di sicurezza. Pochissimi gli irresponsabili

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Nove mesi, migliaia di persone contagiate e decine di migliaia finite in quarantena per un periodo dopo essere state inconsapevolmente a contatto con positivi. Per tutte queste persone del nostro territorio, che da marzo a oggi hanno avuto qualche tipo di rapporto col virus, l’ordine era (ed è) solo uno, tassativo: non uscire. Né per la spesa, né per andare in farmacia e nemmeno per buttare i rifiuti.

Lo dice chiaramente la nota ufficiale che l’Ausl invia a tutte le persone in quarantena, e a farla rispettare ci pensa la polizia locale. Da marzo a oggi sono 3201 le persone controllate dalla polizia locale di Ravenna sul territorio comunale: si tratta di soggetti a cui è stato richiesto di fare la quarantena perché positivi o in via precauzionale perché contatti di positivi o di rientro dall’estero.

A questo scopo, la polizia locale da marzo ha iniziato a fare controlli ad hoc, e i risultati mostrano che siamo bravi e rispettosi di quella che è la regola probabilmente più importante tra tutte quelle emanate, ovvero il rispetto della quarantena. Soltanto in due occasioni infatti, a marzo, sono scattate le sanzioni: si trattava di due persone in quarantena (in seguito al contatto con positivi o al rientro dall’estero) che avevano violato il decreto del 25 marzo scorso, e si sono visti recapitare una sanzione di oltre 450 euro. Il mese con più controlli è stato aprile quando, in totale emergenza e lockdown, la polizia locale ha controllato che 916 persone stessero facendo la quarantena come da disposizioni, e tutti stavano effettivamente seguendo le regole. A marzo le persone controllate erano state invece 572, e a maggio 488.

Durante l’estate i controlli sono calati, con la sensibile diminuzione delle persone contagiate e in quarantena: a giugno sono stati 178 i ravennati in quarantena domiciliare la cui situazione è stata verificata dagli agenti, e a luglio 156. Ad agosto, con le positività dei ‘vacanzieri’, i controlli sono stati 333, a settembre 265 e ad ottobre, con i casi in salita, 293. Dopo marzo nessuna sanzione è stata più staccata. Ma come avvengono le verifiche? In buona parte al telefono: gli agenti chiamano a casa e controllano se il soggetto in questione è lì. Talvolta i controlli avvengono anche di persona, direttamente a casa, e a questo scopo la polizia locale è munita di tutti i dispositivi di protezione per evitare il contagio in caso di incontro diretto con soggetti a rischio contagio. Nel caso in cui serva, perché la persona in quarantena è impossibilitata a muoversi o è poco collaborativa, gli agenti possono entrare in casa a controllare che la persona sia lì e sia isolata.

Sara Servadei