
Sono intervenuti i carabinieri
Tra reazioni eccessive e comportamenti a tratti violenti, di lui aveva timore l’intero quartiere. Tanto che a un certo punto perfino un medico dell’ospedale che abita in zona, aveva inviato una mail al centro di salute mentale (Csm) per descrivere la situazione di terrore e disagio vissuta dagli abitanti dell’area per via dei modi di quel 21enne. A fare le spese dei comportamenti di lui, era stata soprattutto una 24enne affrontata persino con lo spray urticante. Nel primo pomeriggio di ieri il ragazzo, difeso dall’avvocato Eleonora Sgrò, è stato assolto dal gup Janos Barlotti "perché totalmente incapace di intendere e volere". Ma, dato che nella perizia psichiatrica è stato ritenuto socialmente pericoloso, è scattata la misura di sicurezza della libertà vigilata per almeno un anno con la prescrizione di proseguire il trattamento terapeutico e riabilitativo individuato dal Csm.
Il ragazzo, arrestato il 27 settembre su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Corrado Schiaretti e chiesta della procura per stalking, lesioni e minacce continuate aggravate, si trova ora in una struttura protetta di Castrocaro. Per il pm andava condannato a un anno e 5 mesi, tenuto conto sia del fatto che ci trovassimo in abbreviato che del vizio parziale di mente certificato dalla psichiatra. La parte civile aveva chiesto il risarcimento.
L’indagine dei carabinieri della Stazione principale era scattata quando, a seguito di diversi episodi verificatisi nel medesimo quartiere alle porte del centro, i militari avevano raccolto varie testimonianze tra cui quella di una ragazza terrorizzata al solo pensiero di uscire di casa. La giovane aveva riferito agli inquirenti che la mattina del 18 settembre, mentre passeggiava con il suo cagnolino, era stata avvicinata dal 21enne. La bestiola si era messa ad abbaiare: e così così il giovane aveva reagito a colpi di spray urticante e poi era fuggito. Da quel momento l’imputato, che lei conosceva solo di vista, si era messo a pedinarla, anche sotto casa. Quella notte era accaduto un fatto insolito: ignoti aveva dato fuoco a due auto parcheggiate davanti al condominio della giovane: esattamente dove lei era solita posteggiare. Il 19 settembre, lui aveva inveito contro di lei in strada: "So che mi hai denunciato, te la farò pagare". E il giorno dopo, mentre si trovava vicino a una pizzeria con il fidanzato, il 21enne all’improvviso l’aveva insultata. Più tardi se l’era presa con il fidanzato recatosi a prelevare il cagnolino per portarlo a passeggio: "Ti ammazzo la ragazza e il cane, adesso vado a prendere un coltello e ti faccio vedere". Quando in seguito lei era scesa, il 21enne si era spinto infine a impugnare per davvero un coltello: "Adesso ti ammazzo veramente".
Nelle motivazioni contestuali alla sentenza, il gip ha sottolineato che "non vi sono ragionevoli dubbi sulla commissione delle condotte descritte nel campo d’imputazione". Ma dalla relazione della psichiatra emerge "il dubbio ragionevole sulla presenza di un vizio di mente totale". Come dire che nel ragazzo "l’aspetto volitivo era ampiamente compromesso".
Andrea Colombari