Quel ’LuoGo’ appena nato fa già discutere

Fioccano le polemiche sull’installazione inaugurata davanti alla Rocca: "Quale ristoro può offrire in estate non avendo copertura?"

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E’ stata appena inaugurata e sta già facendo discutere. Si tratta di ’LuOgo’, installazione temporanea allestita ai piedi della Rocca Estense, frutto della sinergia tra varie realtà del territorio e l’azienda lughese Edilpiù: un cerchio di 15 metri di diametro per un’area di 176 mq senza copertura, dotato di sedute, un scivolo, due altalene e dell’illuminazione per l’utilizzo serale, contraddistinto da un’insegna con luci luminose bianche e rosse che richiama, nei colori, lo stemma del Comune di Lugo. In pratica, una stanza a cielo aperto dedicata anche solo ad incontrarsi, al divertimento dei bambini, agli eventi estivi e che il sindaco Davide Ranalli considera "un tassello importantissimo dell’idea che il centro storico debba essere uno spazio vissuto attraverso eventi ma non solo. Lo spazio urbano deve essere strumento di incontro tra le persone e le idee".

Ma le prime perplessità non si sono fatte attendere. Ad esprimerle è l’associazione ’Per la buona politica’. "La nostra opinione – spiega la presidente Grazia Massarenti - è che Lugo non fosse priva di spazi pubblici in cui promuovere occasioni di interazione sociale: dalle aree verdi più storiche alle ultime formatesi con la realizzazione dei più recenti bacini di laminazione; dal Pavaglione, cuore pulsante del centro, al monumento di Baracca; dalle piazze tramutate in aree pedonali agli spazi destinati ad attività sportive e socio culturali, come lo stadio il ’Tondo’. Meglio quindi – sottolinea - valorizzare le aree già esistenti che ben si prestano a promuovere la convivialità, stimolandone l’utilizzo con interventi di riqualificazione e recupero, e con nuove occasioni di aggregazione. E’ necessario però definire, con regolamenti comunali, le destinazioni d’uso delle stesse al fine di salvaguardare i luoghi più importanti e più fragili del patrimonio storico culturale della città, come la Rocca".

Tornando a ’LuOgo’, Massarenti solleva alcune domande: "quale ristoro può offrire una struttura senza copertura e protezione dai raggi solari nel periodo estivo, soprattutto se destinata ad anziani e bambini? A chi veramente si rivolge questa soluzione e quale servizio aggiuntivo offre? Quale spazio di movimento in sicurezza avrebbero i bambini all’interno di una struttura recintata? Quale stimolazione artistica può indurre nelle persone una struttura priva di elementi estetici di rilievo? In un’ottica di sostenibilità ambientale, qual è il ritorno per l’ambiente di quest’opera? Continuiamo a domandarci quindi quale sia la visione programmatica di questa amministrazione – conclude – In queste sporadiche iniziative non riscontriamo alcun collegamento con un disegno di sviluppo e miglioramento generale della città".

Monia Savioli