Raccolta dei pannolini a domicilio, giorni di attesa e caos

In Bassa Romagna Hera offre un servizio di raccolta porta a porta aggiuntivo per pannolini e pannoloni. Ma funziona davvero? L’8 febbraio è nata la mia piccola Vittoria e mi sono recato pochi giorni dopo alla stazione ecologica per richiedere il servizio. Ho incontrato due operatori; uno mi ha consegnato il modulo dedicato che ho compilato e consegnato. Il primo sabato dopo l’attivazione del porta a porta generale mi reco di nuovo alla stazione ecologica con il sacchetto dei pannolini, chiedendo dove lo posso buttare, dato che nessuno era ancora passato davanti a casa mia quel giorno, mi fanno sapere che passeranno e di avere pazienza una ventina di giorni. Nei giorni seguenti io e mia moglie telefoniamo al numero verde Hera per insistere, accolgono il nostro sollecito e ci confermano che possiamo usare il contenitore domestico dell’indifferenziata. Poi arrivano i cartelli sui cassonetti dell’indifferenziata vicino a casa mia (zona Fruges) con il messaggio “a giorni verranno rimossi dalla strada”, così ho presentato un’interrogazione urgente in consiglio comunale, chiedendo chiarimenti, essendo il comune committente di Hera. L’amministrazione, però, programma l’adunanza senza inserire nell’odg la risposta. Altri conoscenti, che lavorano a Hera, mi dicono che la richiesta alla stazione ecologica compie un giro più lungo rispetto alle altre modalità, in ogni caso in tre settimane la situazione deve risolversi. Invece nulla. Così il 28 marzo scrivo una seconda domanda all’indirizzo email per le richieste e la invio. Al 20 aprile nulla. E l’app “il rifiutologo” presentava già da settimane in calendario, ogni sabato, il ritiro dei pannolini, come se fosse attivo! Così mi reco allo sportello Hera del comune per chiedere spiegazioni. L’unica addetta (gli altri erano ammalati e non stati sostituiti, causando una lunga fila) mi risponde che le risulta presente solo la richiesta in email, che loro sono ancora in linea con le tempistiche di gestione e, nel caso in cui non passassero il sabato seguente, mi propone di tornare allo sportello (perdendo di nuovo almeno un’ora di lavoro). Inoltre mi dice che mi daranno un contenitore dedicato! Il giorno seguente ci chiama un operatore di Hera per confermare che il ritiro pannolini verrà effettuato da questa settimana e non c’è bisogno di un contenitore dedicato. Possibile che una famiglia debba aspettare così tanto per il servizio? Come si possono permettere Hera e i comuni di mantenere la gestione così confusa?

Daniele Macagnino, consigliere comunale

di Massa Lombarda