Raccontare la pace attraverso la speranza

L’incontro con Dina Pieraccini di Emergency Ravenna in un mondo afflitto da troppe guerre

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Nei mesi scorsi abbiamo incontrato Dina Pieraccini del gruppo volontario di Emergency di Ravenna. Volevamo parlare dei diritti dei popoli e di pace, convinti che ogni popolo è formato da "uomini che dovrebbero imparare a vivere come fratelli", come aveva detto Martin Luther King, che ci aveva appassionato con il suo discorso che abbiamo seguito in un video sulla lim.

Alla fine dell’indimenticabile ’I have a dream’ abbiamo sentito il bisogno di fare un applauso perché per noi bambini tutto è chiaro. Quel giorno Dina, con semplicità ed efficacia, ci aveva mostrato le zone dove erano in corso guerre terribili e di come gli uomini e le donne di Emergency, sfidando i proiettili, curano e salvano i feriti dei combattimenti. Così, presi da tanta ammirazione, abbiamo creduto di essere fortunati perché in Europa non esistevano guerre. Ma non sapevamo che all’orizzonte stava per scoppiare un’altra guerra.

In quell’incontro con Dina abbiamo fatto un gioco divertente: scoprire le parole della pace e metterle dentro una scatola colorata che ci sembrava una valigia. Presi dalla gara, riuscivamo ad indovinare le parole della pace: diritto alla vita, diritto alla salute e all’istruzione. Ma cos’è il diritto? Tutti gli adulti hanno le risposte pronte perché dividono l’umanità in due gruppi: pecore e lupi. Ma noi bambini ci domandiamo perché ci sono le pecore e i lupi. Mistero…

Nel nostro gioco c’era un’altra valigia dove dovevamo inserire le parole della guerra. Anche solo pronunciarle ci dava fastidio: odio, morte…

Così un giorno abbiamo preso un cartellone verde, il colore della speranza, e abbiamo pensato di trovare una cura per l’umanità in cerca di pace. Con i nostri superpoteri ’normali’ abbiamo visto nascere il nostro capolavoro.

Classe 5A, scuola primaria ‘Balella’ di Piangipane

Insegnante Rita Picone