"Raid contro disabile, serve Appello bis"

La Cassazione ha azzerato la condanna di secondo grado per l’avvocato 57enne Domenico Serafino e il 54enne Roberto Piano

"Raid contro disabile, serve Appello bis"

"Raid contro disabile, serve Appello bis"

Condanna azzerrata e Appello da rifare: questo ha deciso la seconda sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati difensori Carlo Benini e Oreste Romeo, per due ravennati: l’avvocato Domenico Serafino, penalista 57enne e il 54enne Roberto Piano. Secondo quanto ricostruito all’epoca, i due, insieme a Pierluigi Barbieri, killer reo confesso e condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della 46enne faentina Ilenia Fabbri avvenuto il 6 febbraio 2021, e a Daniele Vito Burini, poi deceduto, il 17 febbraio 2020 parteciparono a una spedizione punitiva a casa di un disabile di Predappio, colpevole di essersi tirato indietro dopo avere dato la sua disponibilità a fare da autista da Venezia a Ravenna per il trasporto di un carico rubato. E mentre il legale aspettò fuori, gli altri tre sfondarono la porta e aggredirono l’uomo anche a manganellate per estorcergli 500 euro. La vittima riportò ferite guaribili in 15 giorni, mentre i quattro vennero arrestati dai carabinieri il 6 aprile 2020. Il 9 dicembre dello stesso anno l’avvocato Serafino, Piano e Burini furono condannati in primo grado a 3 anni e 4 mesi e il disabile di Predappio fu risarcito con 9mila euro. Il 20 gennaio 2022 fu Pierluigi Barbieri a essere condannato a 5 anni e 4 mesi. Condanne poi confermate in Appello.

L’altro giorno però la Cassazione ha annullato la sentenza della Corte bolognese per l’avvocato Serafino e Piano, ordinando un nuovo giudizio di Appello. I difensori dell’avvocato Serafino affermano di essere "pronti a far valere la inutilizzabilità patologica delle dichiarazioni rese dal querelante, pluripregiudicato, al pm di Forlì Federica Messina in quanto già in quella fase emergevano profili indizianti di calunnia e simulazione di reato ai danni degli indagati che da oltre un mese erano stati arrestati. Il collegio di difesa (composto anche dall’avvocato Federica Montanari per Roberto Piano), dopo l’importante affermazione riportata in Cassazione, farà valere tutte le proprie ragioni a sostegno dell’assoluta estraneità ai fatti dell’avvocato Serafino". In attesa delle motivazioni, all’origine della sentenza della Cassazione ci potrebbe essere stata una nullità procedurale, segnalata dagli avvocati Benini e Romeo nel ricorso, relativa a un errore nell’indicazione della composizione del collegio della Corte d’Appello in sentenza.