Rapina da 60mila euro in banca Assolti i due sospettati

Il 4 giugno del 2015 due banditi assaltarono a mano armata la filiale di piazza Ricci

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Il 4 giugno di sette anni fa, quella rapina a mano armata alla filiale di piazza Ricci a Massa Lombarda della Popolare di Ravenna, aveva fruttato più di 60 mila euro (foto). Le indagini in un secondo tempo avevano portato a due sospettati: un foggiano di 54 anni e un palermitano di 61, entrambi a lungo in carcere perché accusati di diversi altri colpi analoghi in vari istituti della Penisola.

Ma, secondo il collegio penale del tribunale, non sono loro gli autori del colpo: tanto che a fronte di una richiesta pena di sei anni, ieri pomeriggio è arrivata l’assoluzione “per non avere commesso il fatto”. I due, nonostante i loro trascorsi da pendolari del crimine, con la rapina di Massa Lombarda, nonostante le analogie sia nell’aspetto fisico descritto dai testimoni che nel modus operandi rispetto ad altri colpi a loro attribuiti, non hanno mai voluto avere a che fare: tanto da avere deciso di difendersi a dibattimento con gli avvocati Francesca Paganelli, Vincenzo Calderoni e Paola Converti. Tra gli altri testimoni, era stato sentito l’allora direttore di filiale, un 49enne ravennate, che aveva ripercorso quanto successo quella mattina: "Ero nel mio ufficio con una cliente e non avevo visuale della sala". A un certo punto un collaboratore stagionale "bussò dicendo che c’era uno della Finanza in attesa". Si trattava di un escamotage, tanto che quando il direttore spiegò che avrebbe finito con la cliente e si sarebbe poi reso disponibile, ecco che allora quel collaboratore "rientrò subito in stanza spinto da una persona più bassa di statura". Di quei momenti – aveva proseguito il teste – "ebbi una immagine abbastanza turbolenta" con il malvivente "che disse: “Questa è una rapina!“. E chiese di girarsi verso l’armadio. In mano aveva un cutter: ci girammo tutti e sentii entrare un altro rapinatore". Poi tutto in una manciata i minuti: "Presero contante dalla cassaforte" per un totale di 58 mila euro, e "altro contante dal cassetto del cassiere. Ricordo che uno dei due disse con accento campano: “State buoni, faremo presto. Non vi succederà nulla”". Un malvivente prima della fuga su un’auto rubata, nonostante il già pingue bottino ebbe la sfrontatezza di chiedere: "Direttore, dove sono gli altri soldi?". In aula dall’immagine video, il 49enne non aveva però riconosciuto il foggiano.

a.col.