Rimini, pestato dal branco per il Rolex dell’amico. 'Ci hanno aggrediti alle spalle'

Paura per un 30enne faentino e un coetaneo di Mordano: stavano andando a un addio al celibato

I rapinatori sono stati subito arrestati dalla polizia  (foto di repertorio)

I rapinatori sono stati subito arrestati dalla polizia (foto di repertorio)

Rimini, 20 agosto 2018 – "E’ stata una brutta avventura, ma mi è andata bene, ho qualche ferita al volto. Al mio amico un po’ peggio con una costola rotta e un trauma facciale. Il branco puntava al Rolex da seimila euro, ci siamo fatti questa idea". E’ ancora sotto choc il 30enne impiegato di Faenza vittima insieme all’amico di Mordano, nel Bolognese, di una feroce aggressione l’altra sera, poco dopo le due, sul lungomare Tintori, all’altezza del bagno 23. A pestarli a sangue per tentare di rapinarli sono stati tre giovani, due fratelli di 19 e 15 anni fra pochi giorni ed il loro amico, anche lui di 19 anni, tutti residenti a Rimini, tra i quartieri San Giuliano e Ina casa, ma nativi di Napoli.

La polizia però è riuscita subito a trovarli ed a arrestarli. L’accusa è di rapina aggravata. "Eravamo arrivati sabato mattina a Rimini – spiega il 30enne faentino – dovevamo festeggiare l’addio al celibato di un altro nostro amico d’infanzia. Ci eravamo dati appuntamento sul lungomare per andare poi in discoteca. Avevamo appena parcheggiato e stavamo camminando. Io ero poco più indietro. Ci hanno aggredito alle spalle. Si sono avventati sul mio amico e lo hanno colpito con un pugno alla schiena, credo con un casco da moto. Ho preso il telefono per avvertire le forze dell’ordine e ho cercato di dividerli, ma hanno iniziato a pestare anche me, mi sembravano un po’ esaltati. Ho visto che erano tre, molto giovani".

Intanto l’amico di Mordano era già a terra, raggiunto da una raffica di calci e pugni. I tre avevano tentato di sfilargli il Rolex da seimila euro che aveva al polso. Il faentino prosegue nel suo racconto: "Di quei momenti ricordo solo che ci dicevano: ‘Ma ne volete ancora’ e poi mi hanno stretto un braccio al collo per immobilizzarmi. E mi picchiavano". Ma alla scena hanno assistito ‘in diretta’ da un hotel alcuni turisti che hanno avvertito la Polizia. Gli uomini della Volanti sono subito accorsi e hanno trovato in via Vitelloni i due amici sanguinanti e sotto choc.

"La paura è stata tanta, il mio amico per qualche istante aveva perso conoscenza, così abbiamo detto agli agenti ciò che ci ricordavano dei tre", spiega il faentino. La polizia però nel giro di pochi minuti è riuscita a scovare, accucciato vicino ai bidoni della spazzatura, tra le siepi, in via Paolo e Francesca, il branco al completo, due fratelli e il loro amico. Il fratello di 19 anni si è subito scagliato contro gli agenti: "Tanto io sono di Napoli e so farvela pagare, io conosco una famiglia camorrista e ve la farò pagare, voi non sapete cosa state facendo", ha continuato ad urlare, guadagnandosi anche una denuncia per resistenza e minacce. I due turisti sono stati portati all’ospedale: 22 giorni di prognosi per trauma facciale e costola fratturata per il 30enne di Mordano. "Io ho solo avuto 12 giorni, ma che paura ho vissuto. Appena ci hanno dimesso, abbiamo lasciato Rimini", conclude il 30enne faentino.