Rapinatore col bastone al distributore di benzina

L’uomo ha minacciato e colpito la titolare dell’area di via Destra Canale Molinetto davanti al figlio minore

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Sebbene in quel momento fosse presente pure il figlio minorenne della donna, non ha esitato a usare sulla titolare del distributore che voleva rapinare il bastone che si era portato appresso. Il bottino del colpo che un malvivente in solitario ha messo a segno attorno alle 11.30 di ieri alla pompa di benzina Eni di via Destra Canale Molinetto, ammonta in totale a circa 200 euro: tutti i contanti che la donna aveva in quel momento.

Unica nota positiva dell’accaduto arriva dal fatto che la titolare, raggiunta alla schiena dalle bastonate, non abbia rimediato lesioni di rilievo tanto da avere in prima battuta rifiutato le cure proposte dagli operatori del 118.

Il malvivente è stato descritto come alto circa un metro e 70, di carnagione olivastra, vestito con giubbotto scuro, felpa con cappuccio, scaldacollo tirato verso l’alto fino a coprire il volto e forse anche una mascherina chirurgica. In ogni modo era con il volto completamente mascherato anche se, da accento e carnagione, secondo quanto finora emerso potrebbe trattarsi di un cittadino di origine magrebina.

L’uomo è arrivato a piedi al distributore già armato di bastone anche se non si può escludere a priori che un complice lo abbia magari accompagnato fino a qualche isolato di distanza e lo abbia lì poi atteso per la fuga finale.

In ogni caso, ha subito palesato ad alta voce le sue intenzioni usando il bastone per vincere ogni eventuale resistenza. A un certo punto ha pure afferrato un coltello trovato nell’ufficio della donna e lo ha agitato per rafforzare le sue minacce. Quindi una volta messa a segno la rapina, è scappato a piedi in direzione centro facendo perdere nel breve le proprie tracce (almeno per ora).

Sul posto sono intervenuti i poliziotti delle Volanti e i colleghi della squadra Mobile oltre a quelli della Scientifica. I primi elementi per provare a dare un nome al malvivente, sono giunti dalle descrizioni fornite dalla donna rapinata.

Altri elementi ancora gli inquirenti sperano di ottenerli dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza sia del distributore che delle zone limitrofe. Da ultimo si spera che magari il malvivente possa avere commesso qualche leggerezza lasciando impronte utili da comparare in banca dati. Gli inquirenti compiranno anche un altro lavoro di comparazione: quello con colpi analoghi eventualmente messi a segno sul territorio ravennate negli ultimi mesi.

Del resto si tratta di una rapina realizzata con una tecnica abbastanza approssimativa che presta il fianco a una semplice considerazione: chi ha agito non è certo un professionista di rapine ai distributori ma più probabilmente qualcuno che all’occasione improvvisa colpi balordi tuttavia non certo per questo meno pericolosi.

a.col.