Ravegnana chiusa, nessuna riapertura parziale della strada

Troppi rischi: tramonta l’ipotesi di consentire il traffico su un senso di marcia

Lavori al cantiere della chiusa di San Bartolo

Lavori al cantiere della chiusa di San Bartolo

Ravenna, 24 giugno 2019 - In tanti ci speravano, per semplificare il percorso dopo i tanti mesi passati a percorrere strade alternative di campagna piene di buche e avvallamenti. Ma Anas ha detto no: non sarà possibile aprire una corsia della Ravegnana prima della fine dei lavori alla chiusa San Bartolo. Il traffico tra Ravenna e Forlì quindi resterà intrappolato tra le stradine del forese fino alla fine dell’estate, quando è attesa la riapertura completa della statale. 

La strada, come noto, è chiusa dal 25 ottobre scorso, giorno in cui una vasta porzione dell’argine del Ronco è franato e ha ucciso un tecnico della Protezione civile regionale. «I tempi comunque non cambiano: riapriremo entro l’estate – spiega Mauro Vannoni, responsabile regionale dell’area Romagna Difesa del suolo e Protezione civile –, siamo perfettamente nei tempi del nostro programma. Anas ha valutato di aprire insieme tutte e due le corsie, quando sarà il momento».

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La riapertura della Ravegnana resta prevista tra fine di agosto inizio di settembre. Al momento i tecnici della Protezione civile hanno messo in sicurezza l’argine franato con due file di palancole sui due lati dell’argine, che devono essere collegate insieme da alcuni tiranti che correranno sotto la strada per rendere l’argine più resistente al traffico. Poi verrà rifatto l’asfalto. 

Da tempo era in ballo l’ipotesi della riapertura con una sola corsia, per dare un po’ di sollievo ai disagi numerosi patiti dal traffico tra le due città. Anas però, che è stata sul posto col collaudatore a inizio giugno e ci tornerà anche a inizio luglio, è di diverso avviso. Alle vie Trova, Viazza e Rustica non resta che stringere i denti: le stradine ‘alternative’, poco più che viuzze tra le campagne, dovranno sopportare il traffico da statale per altri due mesi.

Poi, come deliberato anche dal Consiglio comunale nei giorni scorsi, verranno rifatte. Possono invece mettersi l’anima in pace i mezzi pesanti, perché Palazzo Merlato ha già dichiarato più volte che dopo la riapertura la statale verrà vietata ai mezzi pesanti. Nell’attesa, però, è passata la paura: il fiume, che minacciava di travolgere tutto, è stato messo in sicurezza. «Quella è una situazione difficile, con tanti elementi – ha detto più volte in questi mesi Vannoni –: c’è un argine, una chiusa, un fiume, una strada, l’irrigazione… Con le dovute proporzioni, è un caso delicato come quello accaduto a Genova».