Ravenna, 125 anni fa la prima Soprintendenza

Nacque grazie a un decreto regio del 2 dicembre del 1897, il suo primo direttore fu Corrado Ricci. E questa è la sua storia

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A Ravenna, esattamente 125 anni fa nasceva, con Regio Decreto n. 496 del 02121897, la prima soprintendenza d’Italia, per la conservazione e la manutenzione dei monumenti della città. Era il 2 dicembre del 1897 e quella data anticipò di dieci anni gli uffici periferici del resto del Paese. Insomma una responsabilità importante per la città e l’ente che continua a custodire, sorvegliare e proteggere il patrimonio artistico del territorio. Da allora Ravenna e i suoi monumenti, e dal 1910 le allora province di Ravenna, Ferrara e Forlì sono legati a generazioni di funzionari, dipendenti del Ministero della Pubblica Istruzione prima e dei Beni culturali poi, che grazie alla loro dedizione e professionalità si sono occupati dei capolavori che sono stati loro affidati. Il suo primo direttore fu Corrado Ricci, che poi diventerà Direttore Generale alle Antichità e Belle Arti. Fu lui ad avviare i grandi restauri dei monumenti ravennati, in particolare di San Vitale, i cui restauro furono documentati nelle Tavole Storiche edite tra il 1930 e il 1937. A Ravenna spetta anche un altro primato, quello sancito nel 1905 dalla legge n.411 ’per la conservazione della Pineta di Ravenna’, con la quale fu applicata la prima tutela paesaggistica firmata dal ministro Luigi Rava. Oggi la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, con sede in via San Vitale, all’ombra dell’omonima basilica, ha competenza sui territori di Ravenna, Forlì Cesena, Rimini. A dirigerla, dalla fine del 2021, è Federica Gonzato.

Con la riforma del 2014 la Soprintendenza di Ravenna ha acquisito anche competenze in materia di beni storico artistici, passando la gestione dei musei e monumenti al Polo museale regionale dell’Emilia Romagna.