RavennAntica, Francesca Masi direttrice

Scelto il successore di Sergio Fioravanti, che gestirà il progressivo passaggio di consegne a inizio anno. Arrivate 26 candidature

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Il Consiglio di Amministrazione di RavennAntica, ha deliberato all’unanimità di affidare il ruolo di nuovo direttore della Fondazione RavennAntica a Francesca Masi. È giunto così a compimento l’iter del concorso che ha suscitato indubbio interesse fra i potenziali concorrenti come stanno a dimostrare le 26 candidature pervenute all’attenzione della Fondazione. Scegliere non è stato sicuramente facile.

La commissione esaminatrice, in base alla valutazione per titoli, ha selezionato una prima rosa di sei partecipanti. In esito ad un colloquio svolto individualmente con ciascun concorrente selezionato, è stata espressa un’ ulteriore valutazione dalla quale è emersa una rosa ristretta di tre candidati, proposta al Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

"Il Consiglio – dichiara il presidente di RavennAntica Giuseppe Sassatelli – dopo un ulteriore colloquio di approfondimento, ha espresso una valutazione positiva per tutte e tre le candidature, confermandone l’altissimo livello e l’indubbia professionalità. La scelta definitiva, condivisa all’unanimità, ha premiato Francesca Masi, sia per l’ampia esperienza maturata nel corso degli anni, a vari livelli, in ambito culturale, sia per la grande conoscenza del territorio, da sempre al centro della mission di RavennAntica. Un ringraziamento al Sergio Fioravanti (precedente direttore, ndr) per il grande impegno profuso in questi anni, che costituisce un’eredità positiva per il futuro. E un augurio di buon lavoro alla dottoressa Masi per l’importante e stimolante incarico che è stata chiamata e ricoprire".

Francesca Masi, attualmente impiegata all’Unità operativa. Politiche ed attività culturali del Comune di Ravenna, inizierà il suo percorso in RavennAntica già dall’inizio dell’anno affiancando l’attuale direttore, Sergio Fioravanti, che ne agevolerà l’ingresso e l’assunzione delle funzioni con un progressivo ed esaustivo passaggio delle consegne. I tempi e le modalità saranno concordate anche con il Comune, che a sua volta dovrà sostituire la Masi. Il percorso dovrebbe arrivare a compimento in circa duetre mesi.