Ressa e poche protezioni, chiusi due locali

La polizia municipale ha disposto cinque giorni di stop al ristorante Calandrino e al Localito Clandestino. In regola Matilda e Bbk.

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I controlli per il rispetto delle misure anti Covid fanno le prime vittime tra i locali delle Riviera dalla fine del lockdown. Due – su quattro ispezionati – quelli chiusi dalla polizia municipale. Si tratta del ristorante Calandrino di Lido Adriano e del Localito Clandestino di Marina di Ravenna. In regola è invece risultata la gestione e l’organizzazione all’interno dei locali da ballo, la discoteca Matilda e il Bbk. Quattro pattuglie (uffici di polizia commerciale e tutela del consumatore, periferia, sezione mare e sezione pronto intervento) capeggiate dal comandante del corpo, Andrea Giacomini, tra la mezzanotte e le quattro del mattino hanno svolto diversi accertamenti. Nel ristorante di Lido Adriano sono state riscontrate carenze organizzative in violazione al ’protocollo di regolamentazione regolamentazione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande’, con conseguenti sanzioni e sospensione dell’attività per cinque giorni. Stesso epilogo, con l’aggiunta di una sanzione complessiva di 2000 euro, per il Localito Clandestino di Marina. Le linee guida delle discoteche, infatti, prevedono restrizioni alla capienza ora calcolata non più con i soli parametri della sicurezza antincendio ma del distanziamento sociale – un metro e due nelle piste da ballo –. A fronte di una capienza consentita di un centinaio di clienti, gli agenti ne hanno contati almeno quattrocento, registrando calca all’ingresso nonché un numero limitato di addetti a vigilare sul limite consentito e sulla identificazione della clientela alla cassa, per il contingentamento di ingressi nei bagni e nell’area bar. Molti clienti erano inoltre sprovvisti di mascherina. Un totale di cinque violazioni che ha spinto il comando a disporre anche qui la chiusura del locale, che avrà solo cinque giorni per adeguarsi soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dell’intrattenimento danzante, mentre per quanto riguarda la parte del ristorante non sono emerse carenze. Il tutto in attesa della fissazione, da parte della Prefettura, dell’esatto periodo di durata del provvedimento, fino a un massimo di 30 giorni.

Non ha invece pagato dazio la discoteca Matilda. Qui, a fronte di ben due ingressi e quattro uscite, gli agenti hanno riscontrato la presenza di numerosi addetti. La capienza massima, calcolata per le misure Covid in un migliaio di persone, era rispettata e, soprattutto, il gestore ha saputo esibire il numero preciso dei presenti in quanto i biglietti vengono venduti on line e all’ingresso viene rilasciato al cliente un badge che lo identifica.

Situazione similare anche all’interno del Bbk dove l’ingresso è previsto solo con prenotazione del tavolo, dunque il numero dei clienti era abbondantemente ricompreso nella capienza massima calcolata in 600 presenze. Quanto, invece, ai comportamenti della clientela e, in generale, dei frequentatori notturni della località, è stata riscontrata una generale disattenzione e trascuratezza nel rispettare, nonostante i numerosi e chiari avvisi, la misura di prevenzione dell’utilizzo di protezioni delle vie respiratorie nelle occasioni (assai frequenti) in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.