MATTEO BONDI
Cronaca

Restaurata l’Iconografia. Camaldolese

Alle 18, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, si terrà l’evento di restituzione del restauro dell’Iconografia Camaldolese, un prezioso volume illustrato...

Alle 18, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, si terrà l’evento di restituzione del restauro dell’Iconografia Camaldolese, un prezioso volume illustrato...

Alle 18, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, si terrà l’evento di restituzione del restauro dell’Iconografia Camaldolese, un prezioso volume illustrato...

Alle 18, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, si terrà l’evento di restituzione del restauro dell’Iconografia Camaldolese, un prezioso volume illustrato del XVIII secolo. Il progetto è stato realizzato grazie al crowdfunding promosso dall’Associazione Amici della Biblioteca Classense sulla piattaforma ideaginger.it, dedicata al finanziamento collettivo di iniziative culturali e sociali.

La raccolta fondi si è conclusa sabato 20 aprile 2024: oltre 218 donatori hanno contribuito con una somma totale di 12.000 euro, superando ampiamente l’obiettivo iniziale. L’Iconografia camaldolese è un manufatto di grande formato frutto di un lavoro di raccolta e assemblaggio probabilmente di un monaco camaldolese residente nell’Abbazia di Classe di Ravenna. Il volume, composto da 178 carte (356 facciate) e circa 850 stampe di varie dimensioni – da piccole immagini sacre a grandi tavole ripiegate – presentava numerosi danni, dovuti in gran parte alla sua struttura complessa e delicata.

L’intervento di restauro, a cura della ditta Formula Servizi di Forlì, è stato lungo e accurato. Le restauratrici, Maria Roberta Stanzani, Silvia Bondi e Francesca Formilli, hanno prima documentato ogni fase del lavoro con fotografie dettagliate, poi avviato un meticoloso processo di pulitura con microaspiratori e pennelli a setole morbide. Alcune stampe sono state sottoposte a deacidificazione per rallentare il degrado della carta. Le lacune sono state reintegrate con carte orientali, le lacerazioni consolidate con velo giapponese, e l’intera cucitura del volume è stata ripresa con filo di lino su tela e carta. Le porzioni danneggiate della coperta in cuoio sono state rinforzate così come il fermaglio di chiusura.