Il day after l’incidente sulla linea tra Faenza e Forlì è accompagnato dal sollievo per le condizioni di salute dei feriti lievi, ma anche da grandi interrogativi per una rete ferroviaria che mostra le sue fragilità. "Voglio innanzitutto rassicurare tutti circa la situazione clinica delle sei persone accompagnate nei reparti di Pronto soccorso di Faenza, Forlì e Cesena – interviene il sindaco Massimo Isola –: stanno bene, sono già state dimesse. Dei sei individui uno solo presentava un codice di secondo livello, riferito a un trauma cranico. Come primo cittadino – prosegue Isola – non posso non rammaricarmi per come un incidente fondamentalmente non grave abbia bloccato e rallentato i convogli di mezza Italia, tutta quella che fa riferimento all’Adriatica. E’ tempo di prendere in considerazione la cosiddetta ‘quadruplicazione’ della linea Bologna-Rimini per tutta la tratta, e non solo per quella che conduce fino a Castel Bolognese. Di qui passa metà della penisola". Fra coloro che sono intervenuti per primi sul luogo dell’incidente c’era Marco Neri, consigliere comunale e infermiere sulle ambulanze del 118: "abbiamo localizzato il luogo dell’incidente da un ponte stradale nelle vicinanze, e ci siamo poi diretti sul posto spingendo le ambulanze fino al punto più vicino, distante dai convogli appena alcuni metri. Quanto accaduto ci ha dimostrato quanto la macchina della massima emergenza sia capace di entrare in funzione in tempi rapidi. I Vigili del fuoco – sono loro a dare il via libera ai sanitari perché possano raggiungere il luogo di un incidente come questo – le forze dell’ordine, le ambulanze e i reparti di Pronto soccorso si sono mobilitati in tempi rapidi per far fronte a un numero di accessi potenzialmente enorme. Lo stesso dicasi per i volontari di Croce Rossa, Pubblica Assistenza e Associazione nazionale Carabinieri". Uno spiegamento di uomini e mezzi che fortunatamente si è poi rivelato solo in minima parte necessario.
"L’incidente è stato sostanzialmente di lieve entità, in un punto facilmente raggiungibile, e inoltre la corrente elettrica e i sistema di riscaldamento dei treni non sono mai venuti meno. Ma la macchina della maxi-emergenza si è comunque dimostrata pronta ad entrare in azione. Come consigliere comunale ed esponente del Movimento 5 Stelle posso solo ribadire quanto la centralità dello spostamento su rotaia in questa parte d’Italia consigli una maggiore attenzione per il sistema infrastrutturale. Non possiamo pensare che mezzo paese venga rallentato per un incidente di entità tutto sommato lieve". Per la deputata romagnola di Forza Italia Rosaria Tassinari "il tema della sicurezza sulla rete ferroviaria italiana è centrale e prioritario; è indispensabile continuare ad investire".
f.d.