
Le alluvioni del 2023 a Fornace Zarattini
Il comitato ‘Noi ci siamo’ non accetta la decisione del Tribunale delle Acque di Firenze che ha rigettato il ricorso presentato da 23 cittadini di Roncalceci e Fornace Zarattini, che chiedevano la nomina di un consulente per accertare eventuali responsabilità di Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Ravenna e Consorzio della Bonifica Romagnola nei danni subìti durante le due alluvioni del 2023. Per questo i legali del comitato, avvocati Leone Spadoni e Giuseppe Della Casa, proporranno un reclamo contro il provvedimento. "Secondo il comitato – si legge in una nota –, il provvedimento presenta diversi elementi di criticità, a partire dalla valutazione della perizia tecnica commissionata dalla Regione, considerata un atto di parte piuttosto che un’analisi imparziale". Gli avvocati Spadoni e Della Casa "contestano l’attribuzione di valenza alla relazione presentata dalla commissione tecnico-scientifica regionale, in contrasto con quanto sostenuto dal geologo Riccardo Galassi di Bologna. “La perizia regionale è un atto di parte, non super partes” affermano i legali, sottolineando come le conclusioni del dott. Galassi suggeriscano una realtà diversa". E ancora: "Un altro punto critico è l’affermazione del giudice secondo cui non sarebbero state individuate le responsabilità degli enti coinvolti. Il comitato ritiene che queste responsabilità siano chiaramente definite dalla legge e che il giudice non possa delegarne l’attribuzione a terzi. Inoltre, gli enti stessi, attraverso reciproche accuse, hanno di fatto delineato i propri compiti e colpe".
Inoltre il comitato ritiene possibile"una soluzione conciliativa tra le parti", "sostenendo che i cittadini sono disposti a sostenere i costi per una consulenza tecnica che individui le opere urgenti necessarie per prevenire futuri disastri. “Con l’individuazione di tali opere – spiegano i legali – i cittadini potrebbero sospendere nuove azioni legali, a condizione che gli enti coinvolti si impegnino a mettere in sicurezza il territorio”". Il comitato parla, poi, di "interventi inadeguati degli enti locali, come il montaggio di teloni sugli argini in senso contrario alla corrente e il lasciar tronchi tagliati nei fiumi. Questi errori richiedono interventi urgenti, il cui mancato svolgimento nei due anni passati ha già dimostrato gravi conseguenze". Infine, i rappresentanti legali del comitato rifiutano la definizione di “evento eccezionale” per le alluvioni che hanno colpito Fornace Zarattini, Faenza e Traversara negli ultimi 18 mesi: "Tre eventi in un anno e mezzo non sono eccezionali ma abituali, e devono essere affrontati immediatamente".