"Rientrata la piena e primi fiocchi di neve"

L’ondata nel Santerno non ha registrato criticità. L’esperto Randi: "Imbiancati i rilievi, continuerà anche domani ma solo sugli Appennini"

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Pioggia, ulteriore calo termico e sporadiche nevicate sui rilievi. È lo scenario meteo che ha caratterizzato la nostra provincia nel giorno di Santa Lucia. Come osserva Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato nonché presidente Ampro (Associazione meteo professionisti) "tra la mattinata e il pomeriggio si sono avute nevicate molto deboli, come da attese, sui nostri rilievi, con accumuli assai modesti ed oscillanti tra gli uno e i tre centimetri tra Riolo Terme, Brisighella e Casola Valsenio. Fiocchi alternati a pioviggine non sono mancati sul faentino fino alla pianura, ma senza alcun accumulo al suolo. Sul resto del territorio debole pioggia o pioviggine intermittente. Le temperature minime sono costantemente rimaste, sia pure di poco, sopra lo zero".

I fenomeni di ieri hanno fatto seguito all’ondata di piena che sabato scorso, non registrando per fortuna criticità, aveva riguardato il fiume Santerno rendendo necessaria a scopo precauzionale la chiusura dei ponti pedonali situati a Villa San Martino e a Santa Maria in Fabriago. Il giorno successivo (domenica) era nuovamente piovuto, ma in quel caso si era trattato di precipitazioni deboli e sporadiche che fin dalla serata avevano lasciato spazio a schiarite sempre più ampie. Tornando alla piena del Santerno, Randi spiega che "a provocare il rapido innalzamento del livello del Santerno sono state le intense precipitazioni anche di tipo temporalesco e localmente con accumuli pari a 60-70 millimetri, che si erano concentrate soprattutto sul crinale appenninico imolese al confine con la Toscana".

Continua Randi: "Quello attuale è un tipo di circolazione praticamente opposto rispetto a quello che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Le alte pressioni si sono infatti portate sul nord Europa ed il Mediterraneo è per così dire ‘scoperto’, con le perturbazioni atlantiche che, dal Canada e fino all’Atlantico, giungono fino al Mar Mediterraneo. Una sorta di ‘treno’ di perturbazioni che subiscono l’apporto di aria più calda che arriva dal nord Africa nonché di aria più fredda che scende dal nord Europa. Il contrasto tra queste due masse d’aria è molto elevato e dà vita a perturbazioni intense che però interessano soprattutto il centro sud Italia, con la nostra regione che resta ai margini".

Previsioni? "Mercoledì (oggi per chi legge, ndr) avremo cielo coperto senza precipitazioni, anche se non è da escludere qualche episodio di pioviggine. Giovedì piogge più estese e nevicate, ma solo sulle cime appenniniche. Nel fine settimana è atteso un miglioramento".

Luigi Scardovi