Il relitto della Berkan-B ha restituito i suoi primi due verdetti. Ieri il giudice Tommaso Paone ha condannato a 4 mesi e 2.000 euro di ammenda le due persone alle quali, in tempi successivi, era stata affidata la motonave in attesa di essere smantellata. Si tratta della 66enne Adele Malco di La Spezia, legale rappresentante del consorzio Mediterranean Ship Recycling scarl con cantiere a terra per la demolizione del relitto (avvocato Fabio Sommovigo). E del coetaneo, anche lui spezzino, Loriano Bernardini, tirato in ballo in qualità di legale rappresentante della ditta individuale che porta il suo nome (avvocato Alessandra Giovannini).
Per i due la procura aveva chiesto 6 mesi e 3.000 euro di ammenda. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni. Secondo l’accusa, i due - in concorso materiale e morale -, avevano abbandonato rilevanti quantità di rifiuti speciali pericolosi sulla banchina alla quale era attraccata la motonave. Nella lista stilata dalla procura grazie al sopralluogo datato 12 marzo 2019, figurano decine di grandi contenitori pieni di materiale vario. Per la precisione: sette di polistirolo, due con estintori esausti, sei con lana di vetro e altri materiali analoghi, uno di segatura già usata e due di rottami di scialuppe. Ma anche due grandi sacchi contenenti corde con amianto, filtri per olio esausto, indumenti protettivi usati, plastica, un fusto di ferro da 200 litri, due pezzi della motonave, dieci bombole di gas. Infine altra lana di vetro figurava sparsa un po’ ovunque nel cantiere.
Secondo quanto contestato, i due imputati avevano ottenuto la concessione della banchina sinistra canale Piombone grazie a un’istanza presentata il 27 gennaio 2017 dalla Mediterranean scarl all’autorità di sistema portuale. L’obiettivo dichiarato era quello di demolire la Berkan-B, relitto per il quale il 23 novembre di quello stesso anno la Mediterranean aveva ceduto la proprietà al Bernardini, continuando – prosegue l’accusa – a supportare l’uomo con il noleggio di attrezzature. In quanto alla Berkan-B, sono diversi i procedimenti aperti, sia civilistici che penali. Il più importante, che riguarda l’affondamento del relitto con fuoriuscita di idrocarburi, dovrebbe essere definito a breve.