Rifiuti e schermi tagliati, l’Astoria riparte da qui

Viaggio nell’ex cinema, devastato dai vandali. Ora la società Eufente, proprietaria del CinemaCity, investirà per riportarlo agli antichi fasti

di Annamaria

Corrado

Non sono stati la chiusura prolungata, il maltempo e neanche l’incendio dello scorso anno a provocare i danni maggiori all’interno del cinema Astoria di Ravenna. A devastarlo sono stati gli atti di vandalismo numerosi e persistenti di sconosciuti che si sono introdotti a più riprese nella struttura, divertendosi poi a distruggere tutto quello che avevano davanti.

Quando si arriva davanti all’ingresso, l’occhio cade subito su un vetro tutto scheggiato: chi lo ha colpito non è riuscito a mandarlo in frantumi. Una volta all’interno, nell’atrio d’ingresso, tutto è ricoperto dalla polvere degli estintori che, infatti, sono sparpagliati sul pavimento. Un lavoro, questo, che è stato fatto anche ai piani superiori, dappertutto. A terra ci sono lunghe file di biglietti ancora attaccati l’uno all’altro, alcuni mucchietti di carta bruciata, biglietti anche quelli, gli stessi probabilmente da cui è divampato l’incendio dell’anno scorso. E poi parti di computer, stoviglie in frantumi, forse le tazzine del bar. Ovunque si arrivi, oltre alla patina di polvere, si incontrano oggetti vari fatti a pezzi, sedie, sgabelli, segni di effrazione su due porte blindate che portano agli uffici. Qui i vandali non sono riusciti a entrare. Sotto la polvere rimangono intatti i corrimano in legno lungo le scale, le panchine sparse qua e là nei corridoi a ricordare quando c’erano gli spettatori in attesa di entrare in sala. La luce, forte anche nelle giornate grigie, arriva dalle grandi vetrate. Quelle che si vedono per prime dall’esterno, il tratto indentitario per eccellenza dell’Astoria.

Buio pesto invece nelle sale cinematografiche, in alcune delle quali sono stati tagliati i teli dello schermo, tre dei quali per le proiezioni 3D. Squarci enormi, incomprensibili. Da una delle sale qualcuno ha portato via le casse. In un’altra ci sono ancora, nell’ultima fila di poltrone, i resti di uno ‘spuntino’. Un bicchiere con cannuccia in un portabibite, un incarto con ancora dentro delle patatine fritte nell’altro e sparsi per terra tovaglioli e carta da hamburger, come se si fosse appena conclusa una proiezione e uno spettatore maleducato avesse lasciato lì i suoi rifiuti.

La devastazione non ha risparmiato la sala proiezioni: i proiettori digitali erano stati danneggiati durante il fortunale del 2017, quando l’acqua si era infiltrata attraverso il tetto, ai proiettori a pellicola ci hanno pensato invece i vandali colpendoli in tutti i modi. Per terra metri di negativi, contenitori di plastica, sedie rotte, scrivanie all’aria. Insomma anche qui è tutto sottosopra.

È questo lo spettacolo che si è trovata davanti la nuova proprietà del cinema, la società Eufente, proprietaria già di CinemaCity. Da pochi giorni infatti Eufente ha le chiavi della struttura di via Trieste, acquistata all’asta per 400.000 euro e sulla quale intende investire per riportarla nuovamente in vita. E infatti la sfida inizia ora, e cioè quella di restituire alla città, entro ottobre 2023, questo storico cinema per farne un luogo di aggregazione, un centro polivalente dentro al quale possano coesistere diverse realtà socio culturali come appunto il cinema, il teatro, la danza, la musica e molto altro.