MILENA MONTEFIORI
Cronaca

Rifiuti vegetali, regole più strette. I giardinieri insorgono contro Hera. La multiservizi: "Pronti al dialogo"

Petizione on line dopo le modifiche al regolamento: "Così aumentano i costi e si perde lavoro". L’azienda: "Rifiuti simili a quelli urbani, serve sicurezza. Le imprese possono conferire nei nostri centri" .

A farsi portavoce della protesta è Federico Zalambani, titolare di una ditta. individuale con tre dipendenti

A farsi portavoce della protesta è Federico Zalambani, titolare di una ditta. individuale con tre dipendenti

I giardinieri ravennati guardano con preoccupazione le modifiche al regolamento di Hera per il conferimento di sfalci e potature nelle stazioni ecologiche. Per questo hanno lanciato una petizione sul sito change.org, che dopo un solo giorno ha superato le cinquanta adesioni. A farsi portavoce delle ragioni degli operatori del verde è Federico Zalambani, titolare de ‘La foglia preziosa’, ditta individuale con tre dipendenti, che opera da 15 anni. "Dal primo luglio quella che è ancora una proposta di regolamento quasi sicuramente entrerà in vigore – dice Zalambani -, con perdite di fatturato e aumenti di costi anche per gli utenti".

"Fino ad ora – continua l’operatore del verde – i rifiuti vegetali potevano essere conferiti, compilando un foglio fornito da Hera su cui dichiarare luogo di partenza e stazione ecologica di destinazione. Poi il peso con il mezzo non doveva superare i 35 quintali. Dal primo luglio si parla di limitazioni a 5 metri cubi di ramaglie al giorno, l’equivalente di un Daily, quando un albero di medie dimensioni è pari a 15 metri cubi. A questo punto non abbiamo la soluzione su dove conferire il resto del materiale. Inoltre, non possiamo neanche più avvalerci di gru o ribaltabile ma dobbiamo scaricare tutto a mano, senza salire sul camion per motivi di sicurezza". Il titolare de ‘La foglia preziosa’ aggiunge che "ci è stato comunicato che, qualora non volessimo avvalerci di stazioni ecologiche, potremmo scaricare senza limitazioni alla discarica di Voltana ma fare dei chilometri è antiecologico e antieconomico". Zalambani parla di "grave disagio con una perdita di fatturato che per quanto riguarda la mia azienda si aggira intorno al 20/25% con ricadute sui costi degli utenti" e chiede a Hera un confronto per "trovare soluzioni alternative".

Da Hera fanno sapere che la nuova normativa, che riconosce ufficialmente le ‘attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e privato’ come produttori di rifiuti simili a quelli urbani, è in vigore da dicembre 2024. Con questo aggiornamento – fanno sapere dalla multiutility - le imprese del verde potranno conferire sfalci e potature nei centri di raccolta in gestione a Hera. Tuttavia questi, non essendo impianti, devono seguire la regolamentazione in termini di capacità ricettiva e rispettare prescrizioni importanti di sicurezza. Per gli aspetti della sicurezza sono in corso valutazioni per salvaguardare le responsabilità del gestore e degli utenti conferitori. Per questo Hera ha promosso, come alternativa, la possibilità di convenzionarsi negli impianti veri e propri gestiti dal Gruppo, preposti al ritiro del vegetale; per farlo occorre regolarizzare l’abilitazione al trasporto e l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. In questo caso il conferimento può avvenire senza limite di quantità. Nella provincia di Ravenna l’impianto di riferimento è quello di Voltana. Da Hera fanno sapere che c’è disponibilità al confronto, intanto la petizione prosegue.

Milena Montefiori