Rigassificatore, lavori al via a inizio 2023 Sarà in funzione nell’autunno del 2024

Ieri è stato presentato il progetto. La nave appena acquistata dalla Snam sarà ormeggiata a 8,5 chilometri dalla costa

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Quattrocento milioni di euro per l’acquisto della nave rigassificatrice BW Singapore, altri 250-300 per potenziare la piattaforma offshore del Gruppo Pir e realizzare la conduttura che consentirà di portare il gas alla rete nazionale. Inizio dei lavori nei primi mesi del prossimo anno, entrata in attività della BW Singapore nell’autunno del 2024. Il progetto per la collocazione al largo di Ravenna della nave rigassificatrice ha iniziato ieri il suo iter ufficiale che andrà chiuso entro 120 giorni. Prima nel contesto del Patto per il Lavoro e per il Clima, in Regione, poi davanti alle commissioni congiunte Economia e Ambiente sempre a Bologna, quindi, nel pomeriggio in Consiglio comunale dove era riunito il Tavolo provinciale dell’economia. Ai vari incontri hanno partecipato il presidente della Regione (nonché commissario straordinario per il rigassificatore) Stefanno Bonaccini, l’assessore regionale Vincenzo Colla e il sindaco Michele de Pascale. Snam ha illustrato il progetto che intende portare avanti.

Come detto, l’ormeggio della nave di stoccaggio e rigassificazione galleggiante è previsto al largo di Ravenna, a circa 8,5 km dalla costa al terminale chiamato ‘ragno’ che sarà " opportunamente adeguato e ammodernato". Sarà rifornita a intervalli regolari, al massimo una volta alla settimana, da navi metaniere. Per convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti, situato a circa 42 km dal punto di ormeggio, a nord-ovest della città, il progetto propone di realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa 8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di circa 34 km, progettato "privilegiando aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti.

Su tutti questi aspetti progettuali proposti da Snam il commissario dovrà avvalersi dell’esame scrupoloso e del parere di oltre 40 enti". "Tra gli aspetti più rilevanti del progetto – rileva Snam - quelli relativi agli standard di sicurezza. Nella nave rigassificatrice non saranno effettuati processi chimici, ma solo operazioni funzionali al processo di vaporizzazione. L’impianto di stoccaggio e rigassificazione sarà completamente installato a bordo della nave". Dal punto di vista paesaggistico, "il progetto dovrà rispettare invece le aree di tutela biologica. Sono già stati condotti per Snam studi specialistici, tra cui un modello delle ricadute in atmosfera, la valutazione di impatto sanitario, la valutazione del traffico navale nell’area di progetto e un modello di dispersione termica e chimica in ambiente marino in fase di esercizio".

lo.tazz.