
L’argomento sicurezza ricorre negli uffici della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera anche a proposito del rigassificatore, che entrerà in attività dall’autunno del 2024. Gli studi e le simulazioni indicano che saranno necessari quattro rimorchiatori da 80 tonnellate di capacità di tiro per le manovre di ormeggio e disormeggio della nave BW Singapore. Attualmente nel porto di Ravenna ne operano 6 con una capacità di 50, 70, 75 tonnellate. La gara europea per l’affidamento del servizio scade il prossimo anno, ma il comandante Michele Maltese con la sua struttura sta già lavorando alla complessa procedura. Infatti, la gara non potrà essere disegnata sulla base della situazione attuale, ma su quella che sarà determinata dall’entrata in funzione del rigassificatore. Si tratta, infatti, di mantenere in equilibrio la sicurezza del porto con le tariffe, perché i costi non vengano scaricati sui soggetti più deboli e non si determini una contrazione dei traffici. Per questo bisognerà definire quanto del nuovo servizio di rimorchio andrà a carico esclusivo della Snam e quanto andrà a scaricarsi sulle tariffe del porto.
"Convocheremo gli utenti e mostreremo il nostro piano, vedremo cosa suggeriranno per bilanciare gli interessi in gioco. Chiaramente operiamo affinché le tariffe restino le più basse possibili per mantenere competitivo lo scalo. Il nodo da sciogliere è se l’investimento in altri 4 rimorchiatori aumenterà l’efficienza di tutto il porto, e quindi potrà scaricarsi sulle tariffe, oppure se comporterà un beneficio per la sola Snam". "Per noi – ribadisce il comandante Maltese – c’è un caveat, un avvertimento: la sicurezza viene prima di qualunque valutazione".
m.v.v.