L’edilizia ravennate lancia un grido d’allarme soffocata com’è dal rincaro delle materie prime. Le risorse statali per aggiornare i prezzi degli appalti pubblici sono infatti ferme al palo. Come segnalano Cna e Confartigianato provinciali al 31 agosto "le imprese non hanno ricevuto nulla dai propri committenti, in quanto dal ministero hanno erogato il 50% del primo semestre 2022, nulla per il saldo e nulla per il secondo semestre 2022".
Così le due associazioni per "denunciare questo stato di fatto e chiedere un impegno urgente a sbloccare una situazione che sta mettendo a rischio aziende e posti di lavoro di un settore trainante dell’economia del nostro territorio", inviano una lettera a tutti i parlamentari eletti nei collegi romagnoli, sollecitando il loro intervento. In particolare chiedono il "costante sostegno nell’assicurare che le disposizioni stabilite siano attuate in modo efficace e che le risorse necessarie siano rese disponibili per le Stazioni appaltanti". Si tratta, concludono Cna e Confartigianato, di “passi fondamentali per proteggere il settore delle costruzioni, sostenere la ripresa economica".