Risarcimento per il furto di una Bmw "Ma era andata distrutta in un rogo"

Quattro persone, tra cui tre ravennati, sono finite a processo per frode assicurativa

Risarcimento per il furto di una Bmw  "Ma era andata distrutta in un rogo"

Risarcimento per il furto di una Bmw "Ma era andata distrutta in un rogo"

Quella Bmw serie 730 di cospicuo valore presa in leasing, era stata rubata con tanto di risarcimento assicurativo. Salvo poi scoprire che era andata completamente distrutta in Germania da un incendio prima della denuncia del furto. Ed era stata nazionalizzata attraverso una società di Ravenna con tanto di prezzo di acquisto. In totale alla fine l’assicurazione aveva sborsato più di 33 mila euro, soldi che hanno fatto finire nei guai quattro persone: si tratta di un 68enne di Monza e di tre ravennati di 60, 57 e 64 anni. Nel processo partito ieri mattina davanti al giudice Cristiano Coiro e al viceprocuratore onorario Simona Bandini, il primo deve rispondere di simulazione di reato (il furto della Bmw). E tutti assieme, difesi dagli avvocati Gianluca Fiorentini, Michele Dell’Edera, Luca Donelli e Massimo Pleiadi, di frode assicurativa.

Una vicenda processuale resa ancora più intricata da una circostanza: la competenza. E cioè: il tribunale di Milano?, città dove ha sede l’assicurazione in questione. O quello di Ravenna?, città dove l’auto era tornata. Dopo un paio di decisioni di segno opposto, ieri mattina il giudice ha rinviato la questione davanti alla Cassazione la quale dovrà decidere a chi affidare definitivamente il caso. In attesa, vi raccontiamo come, secondo la denuncia, sono andati i fatti. A partire dalla data di firma della polizza contro il furto apposta in un’agenzia di Ravenna: 15 maggio 2015. A stipularla è il 68enne a cui la vettura, di proprietà di una spa cuneese, era stata concessa in locazione finanziaria. Il 20 settembre di quell’anno l’uomo si reca alla caserma brianzola di Levante sul Seveso per denunciare la sottrazione della Bmw nel non distante comune di Biassono. Nove giorni dopo l’assicurazione apre il fascicolo per il risarcimento. Intanto la spa proprietaria invia all’assicurazione le due chiavi del veicolo. E da qui, arrivano sui tavoli di un investigatore privato. Da subito, grazie all’esame del trasponder, emerge un’anomalia: l’ultima volta erano state usate il 17 aprile 2014. Quindi per oltre un anno, e fino al furto, la Bmw non aveva circolato. Nonostante ciò, l’assicurazione decide di pagare la spa proprietaria della vettura. Ma gli accertamenti investigativi proseguono. Da quelli emerge un nuovo scenario: l’auto era stata originariamente immatricolata in Germania, acquistata da una ditta di Berlino e assicurata con una compagnia tedesca. Il 18 aprile 2014 era però stata distrutta da un incendio: ripararla sarebbe costato quasi 155 mila euro. Troppi, il veicolo era rimasto nelle sue condizioni. Ma il 3 aprile 2015 era stato reimmatricolato dal 64enne ravennate il quale l’aveva poi ceduto alla spa cuneese: da qui era stata concessa in leasing al 68enne monzese. E l’auto? Per l’accusa alla luce dei danni riportati, è escluso che nel settembre 2015 potesse fare gola a qualsivoglia ladro. In quanto agli ultimi due indagati, il 60enne è accusato di avere falsamente attestato la vendita della Bmw a una srl di Rimini. E il 57enne di avere avuto un ruolo nei tanti passaggi dell’agognata vettura.

a.col.