Rischio città fantasma "Non si sa ancora quali edifici saranno agibili"

Cittadini impegnati a svuotare le abitazioni dai mobili. Tanta incertezza sul futuro: "Mesi per superare tutto".

Rischio città fantasma  "Non si sa ancora  quali edifici  saranno agibili"
Rischio città fantasma "Non si sa ancora quali edifici saranno agibili"

È il rischio di diventare una sorta di città fantasma quello che si staglia all’orizzonte nei timori di molti cittadini di Conselice. "Ora tutti sono impegnati a svuotare le case dai mobili allagati – fa notare Manuela –, poi arriverà il momento in cui qualche edificio verrà dichiarato inagibile, o in cui ci si renderà davvero conto che alcune abitazioni supereranno l’emergenza solo fra diversi mesi". Timori assolutamente verosimili, benché al momento sia impossibile dare loro un contorno: "In altri Comuni i tecnici hanno già ultimato l’ispezione degli edifici alluvionati, chiarendo ai cittadini quali erano inagibili e quali no – lamenta Cristina –. Qui quella fase della risposta all’emergenza non è neppure cominciata, nonostante le strade siano ormai sgombre dall’acqua e sia possibile muoversi". Alcuni dei residenti sembrano aver già intuito che la loro casa, o quella di un loro familiare, rientrerà nell’elenco di quelle dove non si potrà tornare ad abitare. "Mi sorprenderebbe il contrario, considerando lo stato in cui versano i pavimenti" mostra Elverio Calderoni, passando da una stanza all’altra dell’appartamento dell’anziana madre, che lui e il fratello hanno accompagnato altrove alcune ore prima che l’alluvione si abbattesse su Conselice. "Non vogliamo neppure pensare a cosa avrebbe significato per lei essere evacuata dalle forze dell’ordine o addirittura da un gommone dei vigili del fuoco. Non le abbiamo raccontato nulla dell’alluvione: alla sua età, e nelle sue condizioni di salute, per lei sarebbe un colpo troppo grande". Per l’anziana donna è meglio non vedere la voragine spalancata dall’acqua al piano terra, dove ha fatto irruzione dalle cantine allagate sollevando il pavimento in più punti.

Il suo appartamento, in cui il legno delle porte a scorrimento si è come saldato a quello dei passanti, è però realisticamente solo uno di quelli che l’alluvione ha reso inabitabili. "Qui le finestre dovranno rimanere spalancate almeno per tutta l’estate, sperando che questo aiuti a espellere l’umidità che ha impregnato le pareti. Una situazione in cui sarebbe impossibile vivere per via delle zanzare: questo diventerà un quartiere fantasma". Il timore che l’acqua stagnante nei campi tutto attorno alla cittadina porti con sé un contagio di qualche tipo è diffusissimo fra gli abitanti, già corsi a vaccinarsi contro tetano ed epatite A appena una settimana fa. "Sommando questi fattori – conclude Calderoni –, ho ragione di immaginare che saranno molti a non fare ritorno qui".

f.d.