Risparmiata dalle frane Ferrovia Faentina pronta a ripartire L’ok atteso a breve

Sulla strada provinciale si attende invece una riapertura a senso unico alternato nella seconda metà del mese, ma i tempi per il ripristino completo della circolazione saranno molto più lunghi.

Risparmiata dalle frane  Ferrovia Faentina  pronta a ripartire  L’ok atteso a breve

Risparmiata dalle frane Ferrovia Faentina pronta a ripartire L’ok atteso a breve

Potrebbe riaprire entro pochi giorni la linea ferroviaria che congiunge Faenza a Firenze. Le Ferrovie fanno sapere che una decisione sarà presa entro poche ore: tutto dipende dal monitoraggio degli eventi franosi che da settimane avvolgono la vallata del Lamone, il cui timore costrinse settimane fa a sospendere il transito dei treni sulla faentina, che da allora copre unicamente la tratta tra Firenze e Marradi. La linea di per sé non ha subito danneggiamenti: il traffico fu sospeso per il rischio che i binari potessero essere investiti da crolli originatisi sui fianchi dell’Appennino. Il contemporaneo stop della circolazione ferroviaria e di quella stradale – dovuta alla frana che ha semidistrutto la provinciale brisighellese poco più a valle dell’abitato di San Cassiano – ha isolato quest’ultima e le frazioni di San Martino in Gattara da resto del territorio comunale, costringendo gli abitanti di quella porzione di vallata del Lamone a lunghe circumnavigazioni per arrivare a Faenza: in qualche caso, settimane fa, chi ha voluto raggiungere dei parenti è dovuto passare da Bologna e Firenze. è più recente il periplo compiuto da uno studente del liceo Torricelli, marradese, che è potuto tornare a scuola solo di recente, e che è rimasto ospite di amici a Faenza fino alla fine dell’anno scolastico, non potendo coprire due volte al giorno una simile mole di chilometri.

Sulla provinciale brisighellese le autorità sono al lavoro per garantire il ripristino della circolazione, a senso unico alternato, verso la fine del mese. È di queste ore la decisione – spiega la Provincia – di consentire il transito ai mezzi di emergenza – mentre per un ripristino vero e proprio della circolazione potrebbe essere necessario attendere ancora a lungo. Ieri erano sul posto squadre di geologi e di rocciatori, inviati lì per valutare i crolli verificatisi nella parete superiore alla strada, oltre ad alcune fessurazioni apertesi nel bosco. Critica la situazione anche al di sotto del livello della carreggiata, dove blocchi di terra si sono staccati in direzione del fiume. Per il momento è comunque esclusa la soluzione di più difficile attuazione, e cioè la realizzazione di una variante che risalisse l’Appennino raggiungendo San Cassiano da sopra: un’opera a dir poco complicata e dalla percorribilità ridottissima, che infatti al momento risulta accantonata. Anche in ragione dei tempi lunghi per il ripristino della transitabilità automobilistica il prossimo riavvio della circolazione ferroviaria è giudicato auspicabile. Nell’altra vallata principale della provincia, quella del Senio, le piogge delle ultime ore non hanno comportato un peggioramento della situazione per quanto riguarda gli smottamenti: la provinciale casolana, di nuovo percorribile dopo la rimozione della frana di Baffadi, risulta regolarmente aperta per tutte le ore diurne. Una situazione comunque emergenziale, che richiederà interventi nei prossimi mesi, per evitare che la vallata si faccia trovare impreparata dall’arrivo dell’autunno.

Filippo Donati