Ravenna, torna la partita della maxi rissa: alto rischio, stadio blindato

Dalla città toscana in arrivo fino a 150 tifosi, che saranno scortati dalla polizia. Grosso dispiegamento di forze dell’ordine, off limits il parcheggio del Benelli. Il questore Stellino: "La risposta c’è stata, 36 daspo"

La rissa dello scorso 7 novembre tra le due tifoserie ripresa da un cellulare

La rissa dello scorso 7 novembre tra le due tifoserie ripresa da un cellulare

Ravenna, 2 settembre 2022 - ​Fuori dallo stadio Benelli volò di tutto, quel pomeriggio del 7 novembre scorso: calci, pugni, ma anche spranghe e bastoni, sedie, specchietti delle auto, locandine dell’edicola. Le indagini appurarono che quell’incontro-scontro non fu casuale, ma frange ultras di Ravenna e Prato si erano date appuntamento in strada per regolare i conti di una rivalità fino ad allora rimasta sotto traccia. Tanto che le forze dell’ordine si fecero trovare del tutto impreparate. Una risposta è poi arrivata, e di sostanza: 36 indagati e altrettanti daspo: 20 per i romagnoli e 16 per i toscani.

Domenica, a meno di un anno di distanza, si torna a giocare la partita della maxi rissa, prima giornata del campionato di serie D. La questura l’ha riclassificata come a rischio elevato, è previsto un grosso dispiegamento di forze di polizia e l’area dello stadio sarà blindata. Non solo l’ordinanza anti alcol già disposta del Comune. Il parcheggio del Benelli sarà off limits, previste modifiche alla viabilità, tifoserie rigorosamente separate.

Da Prato si attende l’arrivo di un numero di supporter tra cento e 150, con pullman ma anche auto private, che saranno scortati dalle auto della polizia dal casello autostradale fino allo stadio, sia all’arrivo che al termine della gara. "I tifosi ospiti saranno ’agganciati’ e accompagnati fin dentro alla curva – spiega il questore Giusi Stellino –, il livello di sicurezza dell’evento è stato elevato alla luce dei fatti dello scorso novembre, le misure di sicurezza sono state adeguate. In precedenza questa era una partita che non comportava preoccupazioni, dato che non vi erano mai stati episodi di particolare conflittualità. Ora l’evento è considerato a rischio elevato, per cui vi presteremo molta attenzione. Abbiamo chiesto rinforzi al Ministero e confidiamo di averli. Ad ogni modo ricordo che la risposta da parte della Questura già ci fu, con ben 36 daspo emessi".

La tifoseria organizzata dei toscani sulla propria pagina facebook ha invitato a una sorta di mobilitazione, con un messaggio che si commenta da sé: “Non per la squadra, non per la maglia ma per i nostri diffidati: tutti a Ravenna“. Se non è un grido di battaglia, poco ci manca. La questura, oltre a polizia, carabinieri e polizia locale, conta di schierare almeno una trentina di uomini del Reparto mobile, la risposta arriverà entro sabato mattina quando il questore Stellino firmerà l’ordinanza che definirà nel dettaglio tutti i dispositivi di sicurezza da adottare.

Intanto ieri si è riunito in videoconferenza il Gos, il Gruppo operativo sicurezza che vede coinvolti anche Comune di Ravenna e le dirigenze delle due società. "Sono state chieste le stesse misure previste per partite come quella col Rimini – spiega il questore Stellino –, parcheggi off limits intorno allo stadio, rimozioni se necessarie, ingressi separati delle tifoserie. C’è stato un confronto anche con la questura di Prato e con l’Osservatorio nazionale delle manifestazione sportive".