Rissa tra ultrà, 8 condanne e 7 assoluzioni

Multe ad alcuni degli autori dei tafferugli prima di Ravenna-Triestina del 2020, altri 16 (di cui sei tifosi giallorossi) faranno lavori utili

Migration

Otto condanne, sette assoluzioni e 16 messe alla prova: tradotto, lavori utili presso onlus, associazioni di animali e società sportive. Si è chiuso così, ieri mattina davanti al giudice Antonella Guidomei, il procedimento che vedeva alla sbarra 31 tifosi, equamente divisi, che prima della partita di serie C Ravenna-Triestina del 23 febbraio 2020 se le erano date di santa ragione fuori dallo stadio Benelli. Gli ultrà del Ravenna erano tutelati dall’avvocato Filippo Bianchini, quelli della squadra alabardata dall’avvocato Giovanni Adami. Alla fine sono sei i tifosi romagnoli e due quelli giuliani condannati per rissa a multe tra 267 e 434 euro; sono quattro del Ravenna e tre della Triestina quelli assolti sempre dall’accusa di rissa, mentre tutti e 15 i componenti di entrambe le frange sono stati assolti dall’accusa di aver portato fuori dalle loro abitazioni strumenti atti ad offendere. In buona sostanza i tifosi non riconoscibili dalle immagini delle telecamere all’ingresso dello stadio, per i quali l’identificazione non era certa, se la sono cavata, in quanto sentenze della Cassazione non reputano sufficiente la sola comparazione attraverso gli abiti.

Gli scontri prima della partita Ravenna-Triestina si erano verificati quando, attorno alle 13.45 di quella domenica, un gruppo di tifosi della squadra ospite, arrivato a bordo di tre vetture, aveva imboccato le strade retrostanti allo stadio comunale Benelli, venendo a contatto con un gruppo di tifosi ravennati nei pressi del bar Caffè Ravenna, all’angolo tra le vie Montanari e Monte Nero, dove sono soliti radunarsi i romagnoli. A caldo quella sorta di imboscata era stata indicata quale banale errore di percorso. Poi da successive indagini della Digos era emerso che quell’azione era stata preordinata e anticipatamente costruita dai giuliani, molti dei quali tra l’altro sprovvisti del biglietto di ingresso allo stadio per assistere alla partita. Pare che all’origine dei tafferugli ci fosse stato un episodio avvenuto durante la partita di andata. I tifosi ospiti davanti al bar, brandendo aste di bandiere, cinture con fibbie e con lancio di bottiglie avevano sfidato gli ultras ravennati, che poi si radunarono velocemente giungendo quindi allo scontro con calci, pugni, sprangate e lancio di oggetti.

Un episodio analogo si era poi verificato prima della gara Ravenna-Prato del 7 novembre 2021, campionato di serie D, con altri protagonisti (gli ospiti arrivarono in pullman), che pure aveva condotto a più di trenta indagati e ad altrettanti Daspo.

l. p.