Rivoluzione alla scuola di musica Rossini

Per rilanciare l’insegnamento in tempi Covid, l’istituto comunale ha rivisto la propria offerta, recuperando quasi tutti gli iscritti

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La scuola comunale di musica ‘Gioachino Rossini’ di Cervia non si è fatta intimorire dal Covid. Anzi, proprio in questi mesi, all’interno della scuola c’è stata una vera ‘rivoluzione’ con novità e cambiamenti volti al rilancio dell’insegnamento della musica, avvicinando grandi e piccini a leggere la musica e imparare a suonare uno strumento. Abolizione degli esami di ammissione, ritorno ai corsi serali per adulti, introduzione della pagella e possibilità di iscrizioni ad anno iniziato; questi alcuni degli ingredienti che caratterizzeranno la scuola.

In attesa della nomina del nuovo direttore, per la quale è stato pubblicato un bando, alla direzione c’è la musicista e insegnante Raffaella Benini che racconta: "L’emergenza sanitaria ha comportato anche per noi una sospensione, lo scorso anno, delle attività in presenza. Come le altre scuole siamo andati avanti dirottando sulle lezioni a distanza e usando piattaforme social. A giugno, poi, si è svolto il saggio di fine anno online. A settembre c’è poi stato un drastico calo delle iscrizioni. Dai 130 alunni dello scorso anno eravamo arrivati a soli 60".

Un dimezzamento che tuttavia, nella gestione dell’istituto: "Ha segnato un momento di svolta – continua la Rossini –, impegnandoci per introdurre novità, presentarci alle famiglie e far conoscere la nostra scuola nel tessuto sociale della città. Oggi siamo arrivati a 120 iscritti, per noi una grande soddisfazione. Il calo di iscrizioni alle scuole di musica, tuttavia – continua –, sappiamo che è un fenomeno che si è verificato a livello regionale".

La scuola Rossini è stata costruita nel 1954, partendo con solo due insegnanti. Oggi si insegna pianoforte, chitarra, violino, violoncello, fluato, sax, clarinetto, tromba e trombone con 15 insegnanti, più della metà dei quali si è formata proprio alla Rossini. Dei 120 studenti attuali l’80% è composto da alunni tra i due e i 14 anni mentre, il restante, da ragazzi più grandi o adulti. Inoltre, sono arrivate le prime iscrizioni di ragazzi residenti nel forese ravennate al confine con il comune di Cervia.

Raffaella Benini prosegue: "Grazie alle tante novità, stiamo tornando in salute e vogliamo puntare ancora più in alto. Abbiamo aperto anche la classe di canto moderno che ha ottenuto immediatamente il tutto esaurito. Cerchiamo di dare la possibilità di approcciarsi alla musica e alla socializzazione, soprattutto in momenti come adolescenza e preadolescenza per incontrare luoghi e strade positive. Ci sono due miti da sfatare. Si può studiare musica anche per il semplice piacere di farlo. Certo, ogni tanto ci sono talenti che diventano professionisti, ma noi preferiamo curare la collaborazione tra ragazzi non la competizione".

Il secondo preconcetto che la scuola Rossini intende poi sfatare è: "Che studiare musica costi moltissimo, ma non è così – conclude l’insegnante Raffaella Benini –. Costa mediamente come iscriversi ad un altro sport. Per noi è importante far capire che studiare musica può essere una passione come un’altra da coltivare, dalla quale imparare e con la quale passare il proprio tempo".

Ilaria Bedeschi