Rogo mortale in via Aniene a Ravenna: il 49enne è deceduto per asfissia

Secondo i primi risultati dell’autopsia è stato trovato fumo nei polmoni dell’uomo che viveva nella casa

L’intervento dei vigili del fuoco nell'appartamento a Ravenna dove è morto un uomo

L’intervento dei vigili del fuoco nell'appartamento a Ravenna dove è morto un uomo

Ravenna, 11 agosto 2024 – Aveva fumo nei polmoni tanto che la causa della sua morte è stata inquadrata in un’asfissia. I primi risultati dell’autopsia sul 49enne Simone Bonini, restituiscono insomma uno scenario compatibile con un decesso legato direttamente all’incendio che giovedì mattina aveva colpito l’appartamento al terzo piano di un condominio di via Aniene, a ridosso del centro, dove l’uomo abitava. In attesa della relazione conclusiva del medico legale - che comprenderà anche il risultato delle analisi tossicologiche -, altri scenari perdono dunque ulteriormente quota: tanto più se si pensa che la porta era chiusa dall’interno e che dalle finestre sarebbe stato difficile passare.

I vigili del fuoco si erano imbattuti nel 49enne ormai esanime quando verso le 7.30 erano entrati per domare il rogo: Bonini si trovava appena fuori dalla camera da letto nella quale presumibilmente di prima mattina era divampato l’incendio. Si pensa cioè possa avere tentato di salvarsi sperando di raggiungere l’uscita ma finendo con l’accasciarsi soffocato dal fumo.

Del resto già da una prima ispezione cadaverica, sembrava che il decesso non fosse avvenuto per contatto diretto con le fiamme ma piuttosto per soffocamento. Per non lasciare nessuna strada inesplorata, il pm di turno Silvia Ziniti aveva da subito disposto il sequestro dell’appartamento aprendo un fascicolo per ricostruire gli ultimi momenti di vita del defunto. In particolare i carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna e i vigili del fuoco del nucleo investigativo antincendio di Bologna hanno ricevuto delega per procedere con verifiche, audizioni e sopralluoghi.

Il fumo che ha rapidamente intasato gli ambienti e l’acqua usata per estinguere il rogo, hanno impedito nelle prime ore di analizzare approfonditamente tutti gli elementi. È però possibile ipotizzare che l’incendio si sia sviluppato a partire dalla camera. E da qui, dato l’elevato contenuto di materiale combustibile presente, i prodotti della combustione potrebbero avere saturato tutto l’appartamento. È plausibile che il 49enne sia stato sorpreso nel sonno e si sia accorto di quanto stava accadendo quando ormai era troppo tardi per scappare.

Ma se anche la causa di morte per asfissia fosse confermata, restano diversi elementi da chiarire. A partire dalla ragione per la quale il 49enne si trovava là dentro: l’alloggio, che appartiene a un’altra persona, avrebbe infatti dovuto essere libero. Il dubbio principale resta però quello legato all’innesco del rogo: cosa ha fatto partire le scintille fatali?

a.col.