Ruba in chiesa con un metro retrattile: preso

L’uomo, un 48enne di Fusignano, è stato incastrato dalle telecamere, installate dai carabinieri dopo una serie di furti di offerte nel Ferrarese

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Probabilmente li riteneva colpi facili. Entrare in chiesa, impossessarsi delle offerte dei fedeli e poi andarsene senza essere visto. Il tutto utilizzando uno strumento particolare: un metro retrattile con una rudimentale estremità adesiva, che gli permetteva di estrarre il denaro dalla cassetta dell’elemosina senza scassinarla. Purtroppo per lui, però, le cose non sono andate esattamente secondo i piani. Sabato, infatti, è stato sorpreso e arrestato dai carabinieri. A tradirlo sono state le telecamere di sorveglianza, che lo hanno ripreso mentre armeggiava nella fessura di una cassetta delle offerte del duomo, estraendo il denaro.

La vicenda conclusa con l’arresto di un 48enne di Fusignano è iniziata alcune settimane fa nel Ferrarese. Tutto è partito da una segnalazione di furti in serie. Accortosi di diversi colpi nella parrocchia di San Cassiano e del Santissimo Rosario a Comacchio, concentrati perlopiù al pomeriggio, il parroco aveva chiesto aiuto ai militari dell’Arma. Questi ultimi avevano quindi installato telecamere nelle chiese ‘a rischio’, sperando di cogliere sul fatto il responsabile. E così è stato. Sabato, finalmente, gli occhi elettronici hanno notato un individuo che si aggirava tra le navate del duomo con fare sospetto, controllando il contenuto delle cassette delle offerte con una torcia elettrica e armeggiando poi attraverso la fessura con lo strumento rudimentale descritto in precedenza. Al sacerdote è bastato dare un’occhiata alle immagini per riconoscere la persona che, il 6 maggio, aveva svuotato le cassette del duomo, riuscendo però in quel caso a farla franca. Avuta questa conferma, i carabinieri del Radiomobile di Comacchio sono entrati in azione e hanno sorpreso il sospettato proprio nel momento in cui stava uscendo dal luogo di culto. In tasca aveva monete e banconote per 109 euro, oltre al metro retrattile. Il 48enne romagnolo è stato quindi arrestato in flagranza e messo ai domiciliari, in attesa di comparire davanti al giudice.

L’udienza si è tenuta ieri mattina. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il 43enne, che ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere rimanendo in silenzio in aula. Il suo difensore ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata quindi aggiornata a oggi, quando si proseguirà con il processo.