Rubati nel 1990, quadri ritrovati su internet

Un ravennate li aveva messi in vendita sul web. Erano dipinti del XVIII secolo appartenenti alla chiesa di San Bernardo di Brisighella

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Nel 1990 scomparvero nel nulla, all’improvviso, tra lo stupore e il dispiacere dei fedeli e del parroco. Da lì scattò la denuncia: dalla chiesa di San Bernardo di Brisighella, all’epoca annessa all’ex ospedale civile, erano stati rubati i cinque dipinti olio su tela, risalenti al XVIII secolo, ‘San Luca’, ‘San Marco’, ‘San Matteo’, ‘San Paolo’ e l’‘Ecce Homo’, oltre a quattro coppie di portaceri, un portapalma e un portacero; il tutto per un valore economico di circa 30mila euro, senza contare il valore religioso anche superiore. Qualche mese fa, esattamente a ottobre dello scorso anno, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Bologna hanno restituito il tesoro all’Ausl Romagna, legittima proprietaria, dopo aver recuperato i quadri tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Dove? Sul web, in una piattaforma digitale. Qui un ravennate di mezza età, poi denunciato per ricettazione, aveva inserito, con tanto di foto, quattro dei cinque quadri recuperati in seguito dai militari dell’Arma.

La vicenda dei quadri trafugati dalla chiesa di San Bernardo di Brisighella risale ai giorni precedenti l’8 settembre 1990 quando viene denunciata la scomparsa di quattro dipinti olio su tela datati XVIII secolo e raffiguranti ‘San Luca’, ‘San Marco’, ‘San Matteo’, ‘San Paolo’ e l’‘Ecce Homo’. Un giorno i fedeli si accorgono che le opere sono sparite e avvisano il sacerdote. Così scatta la denuncia, con tanto di inserimento delle foto dei quadri nella ‘Banca dati dei beni culturli illecitamente sottratti’. Da quel giorno i dipinti possono essere ammirati solo virtualmente. Sembrano spariti per sempre, nel nulla, rubati da chissà chi e finiti chissà dove, fino alla sorpresa a fine 2020. In una piattaforma digitale un ravennate aveva appena messo in vendita per qualche migliaio di euro quattro quadri del XVIII secolo raffiguranti San Luca, San Marco, San Matteo e San Paolo. Una vendita di certo inusuale che non è passata inosservata ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Bologna i quali hanno voluto vederci chiaro. Così i militari hanno acquisito le schede originali di catalogazione delle opere sia dal Ministero della cultura, che dall’Ausl e dalla Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, arrivando alla conclusione che i quattro dipinti in vendita online erano proprio quelli rubati nel 1990 dalla chiesa di San Bernardo di Brisighella. Non solo: le indagini successive, coordinate dal pm Stefano Stargiotti, e gli approfondimenti condotti dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Bologna, hanno permesso di recuperare, oltre alle quattro opere messe in vendita, anche un ulteriore dipinto del XVIII secolo raffigurante l’‘Ecce Homo’ e dieci arredi sacri in legno decorato, tutti risultati trafugati nel 1990 dallo stesso luogo di culto: quattro coppie di portaceri, un portapalma e un portacero.

Un recupero importante per la comunità, privata dei suoi tesori da oltre trent’anni. Un recupero frutto di un accurato controllo effettuato dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Bologna mediante la comparazione delle immagini inserite nella ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’, strumento prezioso in cui vengono inserite le foto della refurtiva di vari colpi denunciati e che è stato fondamentale anche per riportare alla luce i quadri sacri di Brisighella.

Milena Montefiori