Un 42enne marocchino è accusato di avere rubato messali da due chiese, e in un caso di averne strappato le pagine. Ieri mattina, in udienza predibattimentale, il giudice Piervittorio Farinella ha accolto la richiesta della difesa – avvocato Gerardo Grippo – di rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica sull’imputato. Parti offese sono il Comune e la Diocesi, che non si sono costituite parte civile. Alla prossima udienza sarà conferito l’incarico al perito. Il furto dei messali risale al luglio 2021, dalla chiesa di San Rocco, mentre le pagine furono strappate dal messale della chiesa di San Pier Damiano. Era stato il parroco di San Rocco a denunciare la sparizione del testo liturgico che si trovava sull’altare. L’esame delle registrazioni del sistema di videosorveglianza aveva permesso alla polizia di identificare l’uomo che, avvicinandosi all’altare, venne ripreso mentre accendeva un cerino e, dopo avere rovesciato sul libro il contenuto di due ampolle vicine, si impadroniva dello stesso messale per poi dileguarsi. L’uomo fu rintracciato il pomeriggio all’interno dello stadio Benelli, dove si trovava senza apparente motivo. Da qui le accuse a suo carico di furto aggravato, offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio e invasione di terreni ed edifici. I messali furono poi recuperati e restituiti al parroco.
Lo stesso 42enne fu poi trovato anche in possesso di un centinaio di pagine di un altro testo liturgico, strappate dal libro dei Salmi, testo dell’Antico Testamento, che apparteneva questa volta alla chiesa di San Pier Damiano. Il parroco all’inizio non se ne era accordo, e la polizia gli restituì i fascicoli strappati. Solo poche settimane prima lo stesso religioso, don Bartholomew Nwabeke, aveva rinvenuto distrutta la statua di San Giuseppe. Ma gli episodi non sono collegati.
l. p.