"Saint-Gobain, cento lavoratori a rischio"

Domenica stand informativo alla Festa di Casola "per far conoscere la situazione della Cava di Monte Tondo dopo la nomina a patrimonio Unesco"

"Saint-Gobain, cento lavoratori a rischio"

"Saint-Gobain, cento lavoratori a rischio"

I lavoratori della Cava di Monte Tondo e dello stabilimento Saint-Gobain allestiranno uno spazio informativo all’interno della tradizionale Festa dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio domenica dalle 14:30, per illustrare e far conoscere la situazione della Cava di Monte Tondo, dopo la nomina a Patrimonio dell’Unesco della Vena del Gesso Romagnola.

Scrivono i lavoratori della Cava di Monte Tondo e dello Stabilimento Saint-Gobain : "I recenti sviluppi e le continue e strumentali accuse nei confronti dell’attività estrattiva mettono a rischio quasi 100 posti di lavoro diretti e il vasto indotto generato dallo stabilimento che, con il gesso estratto dalla vicina Cava di Monte Tondo, produce materiali innovativi ed eco-sostenibili per il mercato delle costruzioni.

L’economia di Casola Valsenio è già stata compromessa dai recenti eventi atmosferici e la chiusura delle attività di cava, e conseguentemente dello stabilimento produttivo, comporterebbe un collasso socio economico e l’inevitabile ed irreversibile spopolamento ed abbandono della vallata".

I sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, unitariamente, esprimono solidarietà ai lavoratori della Saint-Gobain, sottolineando "una questione essenziale che incide sul futuro di 130 lavoratori e lavoratrici e sul contesto paesaggistico della regione". Scrivono i sindacati: "Domenica le organizzazioni sindacali si uniranno ai lavoratori riuniti nello stand, confermando il loro supporto e la solidarietà incondizionata. In questo contesto, saremo pronti a esprimere la nostra posizione ferma a favore della difesa dei posti di lavoro, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo. In un contesto dove il valore paesaggistico della regione è giustamente celebrato e protetto, è cruciale affrontare i fraintendimenti che circondano l’operatività della cava di gesso di Monte Tondo. Analisi rigorose hanno evidenziato che le attività di estrazione proposte, contenute in un’area molto limitata, non avranno impatti negativi significativi sul paesaggio riconosciuto dall’Unesco".

Sottolineano i sindacati: "La situazione richiede un’interpretazione equilibrata e un approccio collaborativo. Le organizzazioni sindacali e i lavoratori sottolineano l’importanza di coniugare la protezione paesaggistica con la necessità impellente di salvaguardare e sostenere i 130 posti di lavoro coinvolti. Chiediamo alle amministrazioni locali e regionali di adottare un atteggiamento proattivo e responsabile, per assicurare che la valorizzazione del paesaggio e la sostenibilità economica della comunità procedano di pari passo. Il presidio del 15 ottobre rappresenta un momento significativo di dialogo e condivisione".