Salina Camillone, a fine mese la raccolta

Il presidente di Civiltà Salinara, Turroni: "Ci siamo messi all’opera in questi giorni grazie al lavoro di cinque volontari"

Salina Camillone, a fine mese la raccolta

Salina Camillone, a fine mese la raccolta

Alla piccola salina Camillone - dove la raccolta si svolge ancora a mano – i salinari hanno dato il via pochi giorni fa al nuovo anno salifero. "Abbiamo cominciato e in questi giorni stiamo rifacendo gli argini – spiega il presidente del Gruppo Civiltà Salinara Oscar Turroni –. Tutto per il momento sta procedendo bene. Attualmente sono 5 i volontari ad occuparsi del riavvio della salinetta". Un luogo nel quale si torna indietro nel tempo, con il sale che viene lasciato grezzo senza perdere qualità. Merito del lavoro degli instancabili volontari – ex salinari o figli di salinari – che fanno parte del gruppo, i quali non hanno nessuna intenzione di vedere andare perse le tradizioni identitarie come quella della produzione e della raccolta del sale. Si tratta come noto di uno degli elementi identitari di Cervia e del suo intero territorio, con valenze sia di natura economica che turistica.

Con attrezzi antichi accatastati, stuoie per coprire il sale e stretti corridoi scivolosi che dividono i bacini saliferi, si svolge così la vita di un salinaro dei secoli passati in epoca moderna. Il Gruppo culturale Civiltà Salinara conta oltre 450 soci e quelli impegnati nella salina Camillone sono - durante la raccolta - una ventina; sono loro a portare avanti l’antico sistema a raccolta multipla raccogliendo il sale che non viene lavorato ma viene solo messo ad asciugare al sole. Sui tempi di raccolta del 2023, il presidente Oscar Turroni spiega che "una volta finiti gli argini dei bacini inizierà la fase dell’asciugatura. Se il meteo ci aiuta, e non piove, a fine maggio potremmo già raccogliere il primo sale del 2023".

La salina Camillone è l’ultima delle 144 salinette di produzione attive fino al 1959, quando il sistema di produzione divenne industriale e le salinette vennero accorpate in grandi vasche di evaporazione e di raccolta. Si iniziò insomma a ragionare su una produzione di larga scala. Oggi la salina Camillone resta quale ultima originale salinetta, parte integrante di Musa - Museo del Sale ed è lavorata a scopo dimostrativo per far conoscere il duro lavoro dei salinari; il fondo può produrre dai 500 ai 2000 quintali di sale a stagione. Chi non conosce questa realtà mostra sempre grande interesse per l’attività dei salinari.

Ogni anno all’inizio di settembre Cervia rivive il suo passato con l’evento ’Sapore di Sale’, la festa che celebra il prezioso ‘oro bianco’ con la rievocazione della storica Rimessa del Sale. Il sale raccolto durante l’estate alla salina Camillone viene trasportato dalla salina a bordo di una burchiella, un’antica imbarcazione a fondo piatto, e viene distribuito ai presenti.

Quanto sia amato questo luogo lo dimostra anche il fatto che l’antica salina Camillone di Cervia si è classificata al 24° posto nella classifica nazionale dei ’Luoghi del Cuore FAI 2022’, al 2° posto nell’ambito dell’intero territorio emiliano romagnolo, iniziativa organizzata dal Fondo per l’Ambiente Italiano.

Ilaria Bedeschi