Salvata la puledrina Tenacia Trovata in fin di vita nel fossato

Nata durante l’alluvione sui colli di Rio Chiè è stata recuperata dai titolari di Dente di Leone "Tutti ci hanno messo in guardia sulle bassissime probabilità di sopravvivenza, invece ce l’ha fatta".

Salvata la puledrina Tenacia  Trovata in fin di vita nel fossato

Salvata la puledrina Tenacia Trovata in fin di vita nel fossato

È salda sulle sue giovani zampe la puledra Tenacia, nata nella notte fra il 2 e il 3 maggio sui colli di Rio Chiè, nel bel mezzo dell’emergenza maltempo che ha causato l’alluvione di Faenza e di varie altre parti del ravennate. Adottata dalla giovane azienda agricola biologica Dente di Leone, produttrice di olio, carciofo moretto e un domani di sangiovese e trebbiano, Tenacia – nelle cui vene scorre per la maggior parte il sangue dei cavalli avelignesi – ad appena dieci giorni di vita è già una sorta di icona di un territorio che sin dalle ore successive all’alluvione ha lottato per rimettersi in piedi. Nei suoi primi dieci giorni di vita la giovanissima cavalla è stata nutrita in maniera costante, giorno e notte, dalla titolare di Dente di Leone Emanuela Bucci e dal suo compagno, il grafico Enrico Stradaioli: è infatti sostanzialmente orfana per via degli sfortunati frangenti in cui è venuta al mondo in una proprietà vicina; Tenacia è presumibilmente scivolata sul terreno umido subito dopo il parto, ed è con ogni probabilità caduta in un fossato dove è rimasta alcune ore, immersa nella pioggia battente – circostanza che, come spesso accade nel mondo degli equini, ha portato la madre a non riconoscerla, e dunque a rifiutare di allattarla. Gli umani che si prendono cura di lei non si sono tuttavia dati per vinti. "Tutti i veterinari che abbiamo contattato ci hanno messi in guardia sulle bassissime probabilità di salvare la puledra", spiega Emanuela Bucci. "Il primo passo era procurarsi il colostro della madre, cioè il primo latte fondamentale per lo sviluppo del cucciolo. Con non poche difficoltà siamo riusciti a mungere la giumenta, e ad alimentare la puledra".

La quale, per la prima settimana, è stata nutrita con un biberon ogni ora. Ritrovata quando era fra la vita e la morte, Tenacia, ora avvolta in un gilet scuro che la protegge dal freddo anomalo di queste giornate, appare a buon punto nel suo percorso di crescita: "da qualche giorno ha cominciato a uscire dal suo box, per compiere brevi passeggiate", prosegue Emanuela Bucci, "tanto che al momento il problema è semmai quello di convincerla a rientrare nello stallo. Preferirebbe rimanere all’esterno insieme ai nostri cani, con cui ha fraternizzato sin da subito. La sua alimentazione sarà a base di latte ancora per tre mesi, dopodiché comincerà lo svezzamento".

A Bucci e Stradaioli va il plauso del numero uno di Coldiretti Piercostante Montanari: "una bel capitolo nella storia dell’agricoltura sull’Appennino, che deve continuare". Fra qualche tempo Tenacia potrà pascolare nei prati della tenuta insieme all’asino, al cavallo adulto e ai due pony già ospitati lì. Sarà considerata adulta una volta compiuti i tre anni, quando la sua criniera avrà forse assunto il colore biondo platino tipico dei cavalli avelignesi.

Filippo Donati